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venerdì 11 marzo 2011

AFORISMA DI NICOLETTA: "Mendacem memorem esse oportet".

"Mendacem memorem esse oportet"
(Quintiliano)
E' necessario che il bugiardo
abbia buona memoria
L'Antropologa Nicoletta Nonna
"Mendacem memorem esse oportet"

(Quintiliano)

E' necessario che il bugiardo

abbia buona memoria

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Urge una crociata a favore della schiettezza.
Dio è verità
Don Pino
Questo aforisma, tra il serio ed il faceto, va a toccare dei punti nevralgici della personalità e dei comportamenti degli uomini. Riguarda la sfera dell' individualità e della psiche. Tutti diciamo bugie per vari motivi. Chi sostiene di dire sempre la verita’ non e’ sincero. Mentire è un’ arte che si apprende a circa tre anni quando il bambino riesce ad immaginare quello che pensano le altre persone. Per la prima volta sceglie di dire una bugia per evitare la punizione. Durante l’adolescenza, invece, la bugia è utile per proteggere il senso di sé. In età adulta occorre distinguere tra il bugiardo sporadico ed il bugiardo cronico. Per ques'ultimo la bugia diventa una " malattia". Se si perde totalmente il contatto con la realtà, si finisce per credere veramente alle menzogne che si raccontano e non si riesce più a fare a meno di dirle : in questo caso sono patologiche .
Raccontare continuamente bugie innesca un circolo perverso, un' escalation: menzogne sempre più grandi per coprire le precedenti, stress per la paura di venire scoperti, necessità di avere un' ottima memoria per " tenere la contabilità " delle bugie. Sosteneva Alexander Pope che " una scusa é peggiore e più terribile di una menzogna, perché la scusa é una bugia guardinga".
Analizziamo i vari motivi per cui si dicono bugie: per educazione e non ferire a sensibilità altrui, per gratificare speciamente i bambini, per uno scopo utilitarisico ossia per non portare a termine un impegno o un incarico, per non far scoprire a qualcuno qualcosa che potrebbe rivelarsi doloroso, per risparmiare un dispiacere.
Chi dice questo tipo di bugie vuole controllare l’altra persona .La persona bugiarda a fin di bene ha una scarsa fiducia dell’altra persona e delle sue capacita’ di affrontare la realtà anche se non e’ positiva (e’ una svalutazione dell’altro)
In realta’ chi dice le bugie a fin di bene lo fa per proteggere se stesso e perche’ in fondo ha paura della reazione di chi ascolta, di rovinare un rapporto,di non riuscire a gestire le proprie emozioni e quelle dell’altra persona.
Le bugie fanno parte delle nostre strategie di sopravvivenza.A volte essere bugiardi con alcune persone ci permette di essere sinceri con altre. Inoltre vi é l' omissione che non è una vera e propria bugia, ma si nasconde la verità o parte di essa. Nel nostro sistema sociale essere leali non significa dire la verità in ogni circostanza e a qualsiasi costo .
Nicoletta Nonna
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Jesus Christus, heri et hodie, ipse est in saecula!