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venerdì 13 gennaio 2012

PIETRAPERZIA PIANGE DUE UOMINI ILLUSTRI giovedì 10 marzo 2011


Il paese piange due uomini illustri
 
 
Avv. FILIPPO SICILIANO
 

 
PROF.PEPPINO NICOLETTI
 
PIETRAPERZIA. Il paese piange in questi giorni due uomini illustri, che hanno portato alta la fiaccola della comunità: l’avvocato Filippo Siciliano ed il professor Giuseppe Nicoletti. Entrambi come sindaci hanno servito il comune per cinque anni dal 1956 al 1961. Conquistò il potere l’avvocato Filippo Siciliano sotto l’egida della Democrazia Cristiana e poi nel 1959 gli subentrò il professor Giuseppe Nicoletti. La comunità li ricorda per loro dimensione di servizio e per il rispetto della dignità della persona. Il paese ha dato i natali ad entrambi; hanno gestito una sindacatura in un prosieguo di tempo e sono tornati alla casa del Padre a distanza di quattro giorni. Filippo Siciliano aveva 88 anni, mentre Peppino Nicoletti 82. Nel tessuto sociali sono stati due giganti che sono l’orgoglio del paese che ha dato loro i natali. Filippo Siciliano, penalista, principe del foro di Caltanisetta, la cui la dimensione professione gli dà fama internazionale; in seno all’ordine ricoprì cariche a livello locale, regionale e nazionale. I suoi funerali si sono svolti nella cattedrale di Caltanissetta, con la presenza di numerosi magistrati e colleghi ed il sacro rito è stato presieduto dal nipote don Giuseppe Di Rocco. Il mondo cattolico pietrino lo ricorda anche per il suo discorso celebrativo per il 750° del ritrovamento dell’immagine di Maria SS. della Cava, nostra patrona. Di elevata sensibilità al bello pubblicò un florilegio di liriche che distribuì con dedica a noi numerosissimi amici.

Il professor Giuseppe Nicoletti, fu docente per 40 anni e diede formazione umana e culturale nelle scuole di stato. Per 38 anni è stato presidente per il banco di credito “La Concordia” e per sette anni vice presidente della “Concordia – San Michele”. I suoi funerali si sono svolti nella chiesa madre e sono stati presiedute da don Giuseppe Rabita e don Pino Carà e nell’omelia è stato ricordato come uomo “mite”. Ai due funerali presente l'amministrazione comunale di Enzo Emma con il Gonfalone del comune.
Un ricordo abbiamo chiesto a Raffaella e Rosaria, rispettive figlie di questi grandi e rari uomini. Raffaella Siciliana rivolta a padre dice: “Il tuo pensiero profondo e luminoso, il tuo animo retto, gentile e coraggioso saranno la nostra guida ed il nostro orgoglio”.
Rosaria Nicoletti con mestizia afferma: “A pochi giorni dalla scomparsa di mio padre, il dolore viene confortato dall’affetto mostrato da quanti lo hanno conosciuto. Educatore nella scuola di più generazioni di alunni, amministratore della Banca di Credito, ha sempre operato con integrità, impegno e dedizione. La sua solidarietà umana e la capacità di dare ascolto ai bisogni delle persone hanno fatto sì che venisse rispettato e apprezzato da molti. Il vuoto che lascia, quindi, non è avvertito solo da noi familiari, ma anche da tanti nostri concittadini”.
DON PINO CARA'