Approvato il piano Sanitario di zona
IL NEO ASSESSORE CATENA SCIVOLI
PIETRAPERZIA.
Approvato il piano di zona distrettuale riguardante alcuni intereventi per la
sanità e per i servizi sociali. Il ministero dell’interno nel contesto dei PAC
(Piani Assistenziali Comunitari) per tre anni ha stanziato 730 mila euro e sono
coinvolto i comuni di Piazza Armerina (comune capofila), Aidone, Barrafranca,
Pietraperzia e l’ASP (assistenza sanitaria provinciale) di Enna ; quindi il
finanziamento va dal 2013 al 2015. Nell’incontro di pianificazione tenuto nella
sala dei lampadari del comune di Piazza Armerina sono stati presenti i sindaci
Filippo Miroddi, Filippo Gangi,
Salvatore Lupo e l’assessore Tina
Scivoli in sostituzione del sindaco Enzo Emma. Di appoggio ci sono stati i
funzionari Lucia Rubicondo, Rosa Maria Millia, Anna Schirà, Giovanna Di Gregorio
che ha predisposto le schede di ripartizione, Giuseppe Notaro e Letizia
Alemanno. Alla fine degli incontranti vi è stata un’assemblea con le forze
sociali del distretto tenuta al teatro comunale di Piazza Armerina.
Tra i vari interventi sono stati previsti
intereventi per l’attività educativa in famiglia, l’attività educativa specialistica scolastica,
prevenzione per la tossicodipendenza, piani di lavori per disabili psichici,
emergenze sociali e nuove sacche di
povertà.
“Obiettivi generali del piano di zona –
dichiara l’assessore Tina Scivoli - sono: sostenere ed accompagnare il minore nel
percorso di crescita; sostenere e promuovere la relazione genitori/figli; facilitare
la comunicazione e la relazione all’interno della famiglia; facilitare la
responsabilizzazione delle figure genitoriali; favorire l’autonomia e l’autostima;
promuovere la messa in rete del servizio affinché possano essere individuati percorsi e
risorse di supporto alla famiglia”.
“E’ ovvio – conclude Tina Scivoli – che
si tratta di un progetto molto articolato; infatti vi sono molto schede
operative e tutto è stato assemblato in un libro guida molto dettagliato. Noi
abbiamo lavorato con una dimensione sociale profonda e lamentiamo che i fondi
sono sempre insufficienti considerando che gestiamo un popolazione di sessanta
mila abitante e di vi sono sacche gravi di miseria. E’ ovvio che fanno porte
del piano di zona la destinazione della somma secondo le varie schede”.
Giuseppe Carà