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giovedì 10 aprile 2014

APPROVATO IL PIANO SANITARIO DI ZONA. PRESENTE TINA SCIVOLI.



Approvato il piano Sanitario di zona

IL NEO ASSESSORE CATENA SCIVOLI

PIETRAPERZIA. Approvato il piano di zona distrettuale riguardante alcuni intereventi per la sanità e per i servizi sociali. Il ministero dell’interno nel contesto dei PAC (Piani Assistenziali Comunitari) per tre anni ha stanziato 730 mila euro e sono coinvolto i comuni di Piazza Armerina (comune capofila), Aidone, Barrafranca, Pietraperzia e l’ASP (assistenza sanitaria provinciale) di Enna ; quindi il finanziamento va dal 2013 al 2015. Nell’incontro di pianificazione tenuto nella sala dei lampadari del comune di Piazza Armerina sono stati presenti i sindaci Filippo Miroddi, Filippo  Gangi, Salvatore Lupo e l’assessore  Tina Scivoli in sostituzione del sindaco Enzo Emma. Di appoggio ci sono stati i funzionari Lucia Rubicondo, Rosa Maria Millia, Anna Schirà, Giovanna Di Gregorio che ha predisposto le schede di ripartizione, Giuseppe Notaro e Letizia Alemanno. Alla fine degli incontranti vi è stata un’assemblea con le forze sociali del distretto tenuta al teatro comunale di Piazza Armerina.
       Tra i vari interventi sono stati previsti intereventi per l’attività educativa in famiglia,  l’attività educativa specialistica scolastica, prevenzione per la tossicodipendenza, piani di lavori per disabili psichici, emergenze sociali e  nuove sacche di povertà.
       “Obiettivi generali del piano di zona – dichiara l’assessore Tina Scivoli -  sono: sostenere ed accompagnare il minore nel percorso di crescita; sostenere e promuovere la relazione genitori/figli; facilitare la comunicazione e la relazione all’interno della famiglia; facilitare la responsabilizzazione delle figure genitoriali; favorire l’autonomia e l’autostima; promuovere la messa in rete del servizio  affinché possano essere individuati percorsi e risorse  di supporto alla famiglia”.
       “E’ ovvio – conclude Tina Scivoli – che si tratta di un progetto molto articolato; infatti vi sono molto schede operative e tutto è stato assemblato in un libro guida molto dettagliato. Noi abbiamo lavorato con una dimensione sociale profonda e lamentiamo che i fondi sono sempre insufficienti considerando che gestiamo un popolazione di sessanta mila abitante e di vi sono sacche gravi di miseria. E’ ovvio che fanno porte del piano di zona la destinazione della somma secondo le varie schede”.
       Giuseppe Carà