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mercoledì 23 luglio 2014

Furto di Rame. Contrade al buio per molto tempo. Aziende in grosse difficoltà



LA BANDA DEL RAME


PIETRAPERZIA. Furto di rame in molte campagne di Pietraperzia. Molte aziende al buio e per il ripristino ci vuole molto tempo. Anche questa volta la banda del rame  in azione ed in una nottate ha fatto razzie: è stato un vero blackout in molte contrade danneggiando numerose aziende agricole. E’ la prima volta che ci sia un atto delinquenziale di tale portata nelle campagne del paese.
I fili tagliati sarebbero circa tre chilometri. Le contrade danneggiate sono quindici  tra i quali “Giardinello”, “Serra di Mezzo”, “Musalà”, “Sbenta”, “Pietra Dell’Uomo”, “Vignadascari”, “Cirumbelli”, Rancitito”, “Valati”, “Monte Grande”, “Marano”, “Tornambè Cuddaru di Krastu”, “Pietrafucile”, ”Arcieri”. L’Enel sta prendendo atto dei danni e della quantità di fili rubati. Tra le aziende danneggiate, anche il caseificio “Sciarrino” a “Tornambè”, costretto a comprare gruppi elettrogeni con una spesa non indifferente, ma anche altri sono ricorsi alla stessa soluzione.
       Il disagio durerà per circa tre mesi: L’Enel prima deve quantificare i danni, poi procedere ad una nuova gara di appalto e infine rimettere al loro posto i cavi rubati. I malviventi nelle loro razzie attraversando alcuni terreni hanno tagliato parte delle recinzioni metalliche di filo spinato. I carabinieri della locale stazione al comando del maresciallo Giuseppe Castrovilli hanno  intensificato i controlli nelle zone rurali. Un altro danneggiato del vandalismo o è il titolare dell’agriturismo “Tornambè Cuddaru di Krastu”. Non sono poche le famiglie che abitano nelle zone rurali per tutto l’anno ed ora sono rientrati in paese in attesa della normalizzazione; mentre chi ha una sola casa è rimasto nelle case al buio e quindi per ovviare ai disagi si è fornito di gruppo elettrogeno. Tutti sono in uno stato di rabbia e anche impotenza. Tra i penalizzati, ci sono Patrizia Amoroso, Filippo Miraglia e Gabriele Casagni. “Siamo profondamente arrabbiati e amareggiati – affermano i tre - per il furto dei cavi della luce che ha lasciato al buio tante famiglie.  Gli autori di simili atti delinquenziali forse non si rendono conto dei gravissimi danni che provocano alle famiglie, alle aziende e all’economia in generale. Il nostro auspicio è che essi vengano individuati in tempi brevi e puniti in maniera molto dura ed esemplare”.
Giuseppe Carà