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domenica 6 luglio 2014

IL SITO ARCHEOLOGICO DELLE ROCCHE DEVASTATO DALLE FIAMME



In fiamme il sito archeologico delle Rocche. 
 
IL SITO DEVASTATO 

IL SITO RIGOGLIOSO

 
PIETRAPERZIA. In fumo il sito archeologico di contrada Rocche; lo scempio è avvenuto giovedì dalle ore 17 alle 20.
L’incendio forse è di origine doloso perché ogni anno in queste zone si verificano incendi inspiegabili. Sono state distrutte circa dodici ettari di terra devastando la flora e la fauna: gli ulivi pregiati della contrada, gli alberi di mandorli ed altre macchie di origine mediterranea: timo, mentastro, olivastri.
       Hanno avuto ragione dell’incendio gli uomini della polizia forestali comandati dall’ispettore superiore Filippo Emma, che ha ricevuto in supporto altre due squadre provinciali e quindi in tutto dodici persone.
       Il brutale incendio si è allargato nella vallata sottostante ed ha preso la zona posteriore delle Rocche, non visibile dal paese; poi ha attraversato “Vallone di Calò” spingendosi ai confini del demanio forestale di Marcato Bianco dove gli uomini della forestale hanno evitato che le fiamme ledessero il  demanio forestale di quella contrada. L’altezza delle lingue di fuoco ha creato la visione di una bolgia infernale ed ha impedito che gli spegnitori si potessero avvicinare.
       Il sito archeologico è di origine preistorico; infatti sono stati catalogavate 200 tombe di origine greca; si tratta di una necropoli del neolitico di servizio agli altri abitanti della valle dell’Himera.
       Recentemente si è avuto un finanziamento comunitario di 300 mila euro contro la desertificazione ed è prevista  la piantumazione di specialità floreali e vegetali tipiche della zona.
       Nella contrada una casa è stata affidata agli scout che con tanto zelo ne hanno curato il lavoro. Sul posto nei momenti tragici dell’incendio  è stato presente il sindaco Enzo Emma che ha affermato: “E’ un atto di inciviltà che ha distrutto la presenza di insediamenti dei Siculi e dei Sicani; noi avevamo previsto la realizzazione di una strada maestra che fosse di servizio per tutto il sito”.
       Il presidente dell’Archeoclub  Andrea Rapisardi  ha affermato: “lo scempio avvenuto nel sito delle Rocche impoverisce notevolmente il nostro patrimonio archeologico; mentre noi siamo impegnato alla salvaguardia dei beni culturali, altri sono impegnati a distruggerli”.
Giuseppe Carà