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lunedì 11 agosto 2014

IL CAPOGRUPPO DELL'OPPOSIZIONE FRANCO DI CALOGERO CHIEDE LA CONVOCAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE PER ABBATTERE LE TASSE



Chiesto il consiglio comunale per l’abbattimento delle tasse

IL DOTTOR ANTONIO DI GLORIA NEO SEGRETARIO DEL PARTITO DEMOCRATICO

PIETRAPERZIA. “Il nostro gruppo di opposizione, formato dalla lista  Palascino Sindaco, PD e consiglieri comunali indipendenti, - dichiara il consigliere Franco Di Calogero, capogruppo  -    ha chiesto la convocazione del consiglio comunale per affrontare il problema della tassazione comunale IMU (Imposta municipale unica), TASI (Tassa sui servizi indivisibile) e TARI ( Tassa sui rifiuti) soprattutto quella a carico degli anziani, emigrati e percettori di redditi bassi”.
La richiesta è stata firmata dai seguenti consiglieri: Franco Di Calogero, Salvatore Tomasella, Enza Di Gloria, Gero Di Blasi, Giovanni Pititto, Veronica Bellomo ed Enzo Bongiovanni.
        “Se il consiglio comunale scorso – afferma il segretario del PD Antonio Di Gloria - non ha approvato la proposta dell’amministrazione, non è dipeso dal voto dell’opposizione, che di fatto si è astenuta, ma dalla scomparsa totale della maggioranza collegata al primo cittadino Vincenzo Emma. Intanto la situazione politica e sociale si è deteriorata; il paese si è ridotto a favelas brasiliana con erbacce, topi e cattivi odori e la situazione è alquanto generalizzata ed ha portato molto malesseri gravi; vi sono parecchi situazioni igienici molto scadenti e degradati “.
 “Il Regolamento proposto dall’amministrazione comunale, a nostro avviso, - conclude il capogruppo Franco Di Calogero -  è   incompleto e quindi  inadeguato alle risposte che si attendono i cittadini ed è per questo che abbiamo chiesto una nuova convocazione di consiglio comunale per chiedere un abbattimento delle tariffe per gli anziani soli, emigrati, per le famiglie a basso reddito e per le categorie in difficoltà”.
Le proposte che stiamo portando avanti vanno in questo senso; quindi bisogna alleggerire i tributi a chi è stato vessato indiscriminatamente dalle scelte fiscali scellerate”.
Giuseppe Carà