Vibrata protesta dei Grillini
per lo svincolo della scorrimento veloce
LO ZOCCOLO DURO DEI GRILLINI
LE FORCHE CAUDINE DELLO SVINCOLO
LO SVINCOLO DEI MILLE INCIDENTI
PIETRAPERZIA. Continua con persistente
determinazione la presa di posizione dei “Grillini” per il problema dello
svincolo all’uscita di Pietraperzia per Caltanissetta, che dopo quindici anni
dell’apertura della scorrimento aspetta di essere finanziato. In chiusura dei
lavori per un catastrofico nubifragio lo svincolo in via di ultimazione fu
distrutto.
I
grillini sollecitano un tavolo tecnico a quattro: Il prefetto di Enna, la
protezione civile, un parlamentare grillino e la delegazione locale di studio.
La
protesta è esplosa da una comunicazione da parte dell’Anas Regionale che comunica a 5stelle locale che lo svincolo
di Pietraperzia è stato inserito nel piano quinquennale delle opere pubbliche.
I
grillini sostengono che l’intervento sullo svincolo deve avere una priorità
perché esso è l’unica via di uscita in caso di interevento di protezione
civile. Quindi l’evacuazione del paese diventa drammatica.
In atto
è stata creata una strettoia che consente il passaggio; questo grazie al geometra della
provincia Salvuccio Messina, oriundo di Pietraperzia.
“Lo
svincolo – sostengono i grillini – ha una funzione economica di grande valenza
perché il traffico dalla Valle dei Templi di Agrigento che si sposta verso La
villa Romana di Piazza Armerina e gli scavi di Morgantina passa dalla strettoia
dello svincolo.
Inoltre sono migliaia le persona che si servono
della strettoia delle svincolo per raggiungere Caltanissetta, Gela e
l’autostrada Palermo - Catania”.
Il corposo documento dei grillini è stato
recapitato: Alle varie direzione verticistiche dell’Anas da Roma a scendere; al
Presidente della Repubblica; al Presidente del Consiglio; al Prefetto di Enna;
alla protezione civile di Enna; al sindaco Vincenzo Emma; alla Presidente del
consiglio Rosa Maria Giusa ed ai consiglieri comunali, all’onorevole grillino
Giuseppe Cancilleri.
Come ultimo appoggio i grillini concludono: “A
tanto aggiungasi che l’arteria in parola ed in particolare proprio lo svincolo
per Pietraperzia sarà tra breve interessato da un intenso traffico di mezzi
“pesanti” diretti ad un nuovo deposito che sta sorgendo a Pietraperzia, per cui la sua mancata sistemazione ne determinerà molto probabilmente il suo anticipato
cedimento”.
Gli intrepidi giovani chiedono: “ Si
chiede inoltre che le Autorità in indirizzo verifichino lo stato delle opere
idrauliche previste nel progetto del prof. Paolo Mario Petrangeli
dell’Università di Roma il quale più volte, in occasione delle sue ispezioni in
loco, ha sollecitato la loro realizzazione ritenendole indispensabili per la
fruizione dell’arteria”.
Giuseppe Carà