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sabato 27 settembre 2014

ULTIMA DOMENICA DI SETTEMBRE FESTA DELLA MADONNA DELLE GRAZIE



Domani festa della Madonna delle Grazie

LA MADONNA DELLE GRAZIE

PIETRAPERZIA. Domani il quartiere Canale festeggia la festa della Madonna delle Grazie e per una volta sale alla ribalta dell’attenzione cittadina. Come da lunga tradizione la festa parrocchiale si svolge l’ultima domenica di settembre, un mese che vede celebrarsi molte feste mariane nei Comuni del circondario. I devoti hanno costituito un comitato, guidato dall’amministratore don Giuseppe Rabita, e hanno raccolto le somme necessarie per le strade del paese e si sono anche tassati personalmente per poter onorare la titolare della loro parrocchia. È stata allestita una luminaria nel piazzale antistante la chiesa a cura del sig. Alfio Baglio mentre il triduo di predicazione è stato curato da don Osvaldo Brugnone, valente predicatore anche del triduo in onore di san Pio celebratosi il 23 settembre scorso. La processione del fercolo della Madonna avrà luogo domenica 28 alle ore 19 dopo la celebrazione della S. Messa solenne. L’itinerario toccherà principalmente le strade del quartiere. In piazza Santa Croce si svolgerà un piccolo spettacolo pirotecnico curato da una ditta locale. Al termine della processione nella piazzetta antistante la chiesa si svolgerà la tradizionale rottura delle “pignateddi”, con ricchi premi.
La parrocchia Santa Maria delle Grazie è stata istituita nel 1962. La Curia la acquistò da un “nobilotto” del luogo il cav. Antonino Guarnaccia che ne era proprietario. Primo parroco fu don Giuseppe Siciliano, venuto meno nel 2010; la festa era antecedente alla creazione della parrocchia. La bella statua in legno infatti è datata 1919, e fu fatta per ringraziamento alla Madonna per la fine della Prima Guerra Mondiale. Fino agli anni ’70 una commissione composta da contadini a partire dal Ferragosto girava per le campagne a cavallo di muli effettuando la questua delle mandorle nel periodo dello loro raccolta. Il raccolto veniva poi venduto e i proventi impiegati per celebrare la festa. Oltre alla rottura delle “pignatedde” vi erano diverse altre attrazioni che facevano accorrere tante persone: veniva attaccata ad una padella sporca con del lucido per scarpe una moneta e c’era una gara tra giovanotti con le mani legate per chi l’avesse staccata con le labbra. Il vincitore avrebbe avuto ovviamente un premio in denaro; il tradizionale albero della cuccagna; queste tradizioni col tempo si sono perdute.
Giuseppe Carà