Violenza, minaccia e danneggiamento seguito da
incendio. I Carabinieri notificano l’obbligo di dimora a due giovani del
paese
IL MARESCIALLO MAGGIORE GIUSEPPE CASTROVILLI COMANDANTE DELLA STAZIONE
PIETRAPERZIA: I Carabinieri della stazione di Pietraperzia, dipendenti
dalla compagnia di Piazza Armerina, continuano la loro costante attività di
controllo del difficile territorio, dove l’arma è l’unico presidio della forze
dell’ordine.
I militari della Benemerita pietrina,
alle prime luci dell’alba di ieri, in ottemperanza dell’ordinanza di
applicazione di misura cautelare, notificavano la misura dell’obbligo di dimora nel Comune di
Pietraperzia a due giovani pietrini, soggetti molto ben conosciuti alle Forze
dell’Ordine in quanto gravati da precedenti di polizia ed in atto già
sottoposti alla misura di prevenzione dell’avviso orale.
I due, poco più che ventenni, che hanno tra
loro un’abituale ed assidua frequentazione, entrambi disoccupati, sono ritenuti
responsabili di aver commesso violenza, minaccia e danneggiamento seguito da
incendio in danno di due compaesani perché, il 13 maggio u.s., in concorso fra
loro, per futili motivi, hanno appiccato il fuoco allo scopo di danneggiare il
portone di ingresso della privata abitazione delle due parti offese.
Sul posto venne repertata dai carabinieri
della Sezione Investigazioni Scientifiche anche una bottiglia in plastica
contenente liquido infiammabile tipo benzina.
I carabinieri dell’arma locale hanno
subito attivato le indagini, acquisendo le immagini delle telecamere a circuito
chiuso sia di diversi esercizi della zona che del Comune e, dopo un lavoro
certosino, sono riusciti a risalire alle effigie dei due malfattori ed a
identificarli.
Veniva altresì eseguita perquisizione
domiciliare a carico di entrambi gli indagati, alla ricerca di elementi
riscontro all’identificazione operata dai militari in base alle caratteristiche
antropomorfiche ed al modo di camminare degli stessi. Tale attività dava esito
positivo in quanto, a casa dei due, venivano trovati e sequestrati indumenti
identici per colore e foggia a quelli indossati dai soggetti immortalati dalle
riprese video.
Gli elementi raccolti nel corso delle
indagini, il curriculum criminale dei soggetti indiziati, con precedenti di
polizia per reati analoghi e della stessa specie, in particolare contro la persona,
hanno indotto i militari dell’arma a ritenere sussistente il pericolo di
recidiva specifica ed a richiedere l’emissione di idonea misura cautelare
personale che ha scaturito quella eseguita ieri.
Giuseppe Carà