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giovedì 20 novembre 2014

ALTARE ARTISTICO ALLA MILITARE IN CONGEDO DELL'ARTISTA GIOVANNI ZARBA




Inaugurato l’altare della Militare in congedo

L'ALTARE DI GIOVANNI ZARBA  

PIETRAPERZIA. Con la presenza del delegato vescovile monsignor Nino Rivoli, del parroco Giovanni Bongiovanni, del presidente Salvatore Amata, dell’artista Giovanni  Zarba e numerosi soci del sodalizio Militare in Congedo è stato inaugurato l’altare nella tomba sociale al cimitero di Pietraperzia.Il grande capolavoro è stato titolato “Ianua Coeli” ossia Porta del Paradiso. Il grande mausoleo è stato fatto con i risparmi dei soci ed è costato circa 25 mila euro.
L’artista Giovanni Zarba  nella relazione illustrativa afferma: “Dinnanzi al mausoleo che custodisce le spoglie mortali dei credenti in Cristo si sviluppa un padiglione che è capace di raccogliere un numero nutrito di fedeli che si recano a pregare per i defunti; legato al padiglione vi è uno spazio che è stato pensato come luogo simbolico che racconta la vita oltre la morte. lo spazio è idealmente diviso in due sezioni da un grande arco che si configura come il portale di un grande ingresso. Questo introduce ad uno superficie in cui è piantato un albero di ulivo che occupa lo spazio libero con la sua fronda”.
“Il portale – continua Giovanni Zarba - richiama l’azione salvifica di Cristo che, spezzato il pungiglione della morte ha aperto ai credenti il regno dei cieli. L’albero di ulivo, con la sua elevata valenza simbolica, è piantato oltre il grande arco, rappresenta lo stato paradisiaco a cui sono chiamati tutti i “crismati”, cioè tutti coloro che hanno ricevuto l’unzione dello spirito e con la loro vita si sono conformati a cristo, l’unto per eccellenza. La sezione antistante è spazio liturgico destinato ad accogliere l’altare, l’ambone e la sede presidenziale per la sacra celebrazione. La celebrazione eucaristia è l’anello che congiunge le realtà future e desiderate con coloro che, pellegrini sulla terra, camminano tra le vicende di questo mondo, trovando la forza nei sacramenti ed elevano lo sguardo verso Dio della Misericordia, con la sicura speranza di entrare nel regno dei cieli”.
       “Siamo grati – dichiara il presidente Salvatore Amato – al grande artista Salvatore Zarba, che in modo mirabile ha saputo fondere l’umano ed il divino, in una prospettiva futura che è la beatitudine dei Santi”.
Giuseppe Carà