PIETRAPERZIA. Il consiglio comunale ha approvato il
bilancio del 2014 all’ultimo momento utile; altrimenti si avrebbe avuto la
decadenza dello stesso consiglio.
“Ho dato il via – dichiara il sindaco
Enzo Emma - ad adempimenti dovuti e che stiamo saldando con ritardo: sbocco della mensa scolastica, mettere in
attività lo scuolabus, erogazione dei contributi di ogni ordine e grado
(manifestazione, feste religiose, sportive, indigenti ed altro), pagare le
mensilità arretrate alle famiglie del RMI (Redito Minimo di Inserimento),
pagare le giornate agli operai dei cantieri di servizi e molte forniture fatte
al comune. La macchina amministrativa ha avuto notevoli sofferenze perché
abbiamo agito con i dodicesimi; purtroppo il ritardo ha creato notevoli
disservizi”.
In approvazione di bilancio i consiglieri
hanno approvato dieci storni: sette appartenenti alla lista “Palascino Sindaco”
e tre ai consiglieri del sindaco Emma. Gli storni hanno messo in movimento 260
mila euro così suddivise: randagismo e studenti pendolari; maggiore spese per
le agenzie sul territorio; impinguamento
fondi per i servizi sociali; lo stesso
per i servizi sportivi; mensa scolastica; fondi per i cantieri di servizio;
ristrutturazione impianti sportivi; mantenere in funzione le strutture sociali;
interventi per strade rurali; intereventi per le case per anziani.
Gli emendamenti sono stati presentati:
sette di Franco Di Calogero e tre da Luigi Guarneri.
L’approvazione del bilancio è stata
soggetta a ritardi e rinvii, perché come di consueto si è creata incomunicabilità
tra i palasciniani che spesso sono maggioranza e gli emmiani, che spesso vanno
sott’acqua.
Il finale del consiglio sull’approvazione
del bilancio è stato pirotecnico: L’opposizione di Calogero ha votato a favore
ed il gruppo del sindaco ha voto contro.
Hanno votato per l’approvazione del
bilancio: Franco Di Calogero, Maria Rosa Giusa, Enza Di Gloria, Salvatore
Tomasella, Gero Di Blasi, Franco Mancuso, Antonino Di Gregorio ed Enzo
Bongiovanni; hanno votato contro: Luigi Guarneri, Francesca Calì, Salvatore Di Calogero,
Salvatore Messina e Germano Bonincontro. Assenti Veronica Bellomo e Giovanni
Pititto
“Noi abbiamo votato contro – ha dichiarato
Luigi Guarneri – perché con gli emendamenti si è sconvolta la impostazione
predisposta dall’amministrazione e quindi ci troviamo con filosofie
amministrative contrapposte”.
Tecnico esperto di bilancio è stato il
ragioniere capo Gianfilippo Marino.
Giuseppe
Carà