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martedì 25 novembre 2014

CRITICHE DI ANTONIO BEVILACQUA ED I GRILLINI AL CONSIGLIO COMUNALIE PER LA TASI(TASSA SUI SERVIZI INDIVISIBILI)



Critiche dei grillini al consiglio comunale per la TASI

IL DOTTOR ANTONIO BEVILACQUA
AVANGUARDIA DEI GRILLINI

PIETRAPERZIA. “Tasi: quanti errori che costeranno cari a tutti noi; in arrivo la nuova tassa sulla casa”. Con questo aforisma i grillini hanno aperto il loro documento di critiche al consiglio comunale pietrino.
In una comunicazione a tutto il paese i grillino scrivono: “I cittadini più attenti ricorderanno che qualche tempo fa il Consiglio Comunale non ha deliberato sulla TASI (Tassa sui Servizi Indivisibili). Questa scelta di non votare, rivendicata dai consiglieri di opposizione (all’epoca già maggioranza in Consiglio), ha avuto diverse conseguenze: la prima delle quali è che si applica l’aliquota base dell’ 1 x l000 stabilita dalla legge. Tuttavia, se il lodevole obiettivo dei consiglieri di opposizione era quello di abbassare l’aliquota proposta dal gruppo Emma avrebbero fatto meglio a votare. Votando, infatti, si poteva stabilire l’attuale aliquota dell’1 x lOOO e addirittura la si poteva azzerare totalmente!”.
“Votando, inoltre, - continuano i grillini - si sarebbero evitate le seguenti conseguenze negative per i cittadini; infatti: 1) A causa della mancata votazione a dicembre dovremo pagare tutta la ‘TASI e non avremo la possibilità di dividere il pagamento in due diverse rate. 2) Inoltre la scadenza di questa tassa coinciderà con quella dell’IMU e quindi, cari
pietrini, oltre al danno la beffa di dover pagare tutto e subito. 3) Inoltre la TASI si pagherà senza agevolazioni che si potevano ottenere soltanto con la votazione del Consiglio Comunale”.
“Molto probabilmente – concludono i grillini -  nessun consigliere comunale al momento della mancata deliberazione immaginava le conseguenze di quella scelta. Tuttavia questa mancata conoscenza della normativa di legge la sentiranno gravemente i cittadini. Urge, infine, segnalare all’Ufficio Tributi la presenza di un errore nel regolamento TASI e precisamente all’art. 4.4 co. 5. Infatti in mancanza di deliberazione del consiglio comunale, l’occupante versa la TASI nella misura del 10 (e non del 30) per cento dell’ammontare complessivo della TASI”.
Giuseppe Carà