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lunedì 3 novembre 2014

I FORESTALI SCENDONO A LAVORO. ATTIVI ENZO BONGIOVANNI E TOTO' MESSINA.


Trecento operai scendono al lavoro per chiudere le giornate previste

IL CAPOSQUADRA ASSESSORE
 TOTO' MESSINA


PIETRAPERZIA. Sono trecento gi operai forestali che venerdì sono scesi a lavoro per terminare le giornate di cartello da loro acquisiti. Entro il 31 dicembre gli operai porteranno a termine le loro giornate; son 78unisti, 101 uniti e 151 unisti. E’ stata una battaglia all’ultimo sangue che ha visto in difficoltà di dialogo le forze politiche, sindacali e burocratiche.

       Giorno 20 ottobre scorso la maggioranza dei parlamentari che appoggia il governatore Rosario Crocetta ha approvato la variane di bilancio di 22,5 milioni di euro e che furono assegnati all’assessorato alla all’agricoltura e foresta. Fu una giornata tragica per il susseguirsi degli eventi infatti la seduta in assemblea saltò per tre volte.

       Sono state tempi duri di crisi ed apprensione per le 300 famiglia dei forestali che ora almeno potranno avere un po’ di serenità perché il problema globale resta sempre aperto.

       In paese sono stati attivi nel seguire la problematica, l’amministrazione comunale di Emma che mandò alla manifestazione di Palermo gli assessori Maria Giusy Rindone, Totò Messina e Salvatore Di Calogero. Per il sindacato resta sempre bandiera di riferimento Enzo Bongiovanni di elevato spessore umanitario.

       I pietrini andranno a completare le giornate nel cantiere della riserva di Marcato Bianco; ora la forestale sta rimodulando i progetti e potrebbe anche avvenire che gli operai pietrini vengano trasferiti in altre foreste della provincia di Enna.

Inoltre gli operai devono ancora percepire alcune mensilità, come i 151unisti che ancora devono prendere le  gli ultime tre mensilità.

       Con obiettività si può dire che serenamente si va verso la normalizzazione. Un ruolo di supporto propositivo  viene svolto dall’assessore Totò Messina  che è anche caposquadra.

       La forestale è l’unica realtà che consente la vivibilità economica al paese; perché il terziario è in crisi, mentre l’edilizia e l’agricoltura sono in stato comatoso.

       Un fatto è certo: siamo sempre estremo Sud che lotta per la sopravvivenza.
Giuseppe Carà