Cerimonia di commiato istituzionale del brigadiere
capo Salvatore Giordano al palazzo di città organizzata dal sindaco Enzo Emma.
Salvatore Giordano maresciallo per merito
Le Istituzioni
PIETRAPERZIA. Cerimonia di commiato istituzionale del brigadiere capo
Salvatore Giordano al palazzo di città organizzata dal sindaco Enzo Emma, con
la presenza della giunta comunale, della presidente del consiglio Rosa Maria
Giusa, i consiglieri comunali, gli impiegati comunali e molti amici e
familiari. Presenti anche il maresciallo Giuseppe Castrovilli ed i suoi
colleghi di stazione.
Il comando generale lo ha
messo in quiescenza con il grado di maresciallo per meriti; in servizio
l’ultimo grado rivestito è stato “Brigadiere
Capo” per merito distinto. Ha collaborato in paese con sei comandanti: Gaetano
Marchese, Epifanio Giordano, Angelo Modica, Pasquale Tumminaro, Nicola Lomoro ed a chiusura con Giuseppe
Castrovilli.
Fu trasferito alla stazione di Pietraperzia nel 1994 ed è arruolato nell’arma da 36 anni con valutazioni eccellenti. Ha prestato servizio a Torino, Grugliasco, Rivoli, Messina, Enna, Villarosa dove per un periodo è stato comandante di stazione e quindi Pietraperzia.
Fu trasferito alla stazione di Pietraperzia nel 1994 ed è arruolato nell’arma da 36 anni con valutazioni eccellenti. Ha prestato servizio a Torino, Grugliasco, Rivoli, Messina, Enna, Villarosa dove per un periodo è stato comandante di stazione e quindi Pietraperzia.
Copiose le onorificenze di
cui è costellata la sua carriera. A Torino collaborò con il generale Carlo
Alberto della Chiesa e faceva parte dei carabinieri scelti.
“In paese in tutto questo tempo – ha
affermato il sindaco Enzo Emma - si è distinto per la umanità e serietà,
diventando espressione di attivismo ed in tutte le manifestazioni come
sottoufficiale è stato presente; molto acuta la sua capacità investigativa e
sempre arriva a conclusioni efficienti. Pur facendo il suo dovere con rigore la
sua presenza nell’ambiente è molto
qualificata: è molto stimato perché ha un’ottima capacità d’ascolto e sa
dare opportune risposte”.
“La sua famiglia – afferma monsignor Giovanni
Bongiovanni - è inserita nell’ambiente ecclesiale e sociale; la moglie l’ins. Michela Canta è responsabile
delle cooperatrici salesiane di Caltanissetta ; già responsabile nella parrocchia di Santa Maria dei
rami dell’azione cattolica, bravissima catechista ed attiva nel mondo della
Caritas; ha ricoperto il ruolo di animatrice nella Rsa (Residenza sanitaria a lunga
degenza) e si è conquistato la simpatia
degli ospiti che sono in questa struttura.
Ha dato il suo apporto anche nel mondo
della scuola. I loro gioielli sono Crispino, Emiliano e Calogero, vere perle di
educazione e di formazione”.
“Il brigadiere capo Giordano – ha
dichiarato la presidente del consiglio Rosa Maria Giusa - gode la stima dei suoi superiori e dei suoi
colleghi, perché nel suo carattere non ci sono asprezze, ma comunica con bontà
e serenità. Non è un abuso usare l’appellativo di “galantuomo”. La cittadinanza
lo guarda con rispetto e con ammirazione. E una figura che si può additare ad
esempio delle nuove generazione che hanno bisogno di persone che sappiano
parlare con la testimonianza di vita”.
Il neo pensionato
visibilmente emozionato ha dichiarato: “Rivolgo un sentito “grazie” a tutti
coloro che mi hanno collaborato e a quanti hanno creduto in me abbandonandosi
nel racconto dei loro problemi più intimi nella speranza di poter essere
aiutati. Il ricordo dell’esperienza pietrina rimarrà marcato in modo indelebile
nei miei pensieri”.
Il
nostra giornale formula auguri a Salvatore Giordano un futuro lusinghiero e
brillante.
Giuseppe Carà