L'INQUILINO DEL MUNICIPIO
OFFERE UN ESI.LARANTE NATALE
OFFERE UN ESI.LARANTE NATALE
IL PRESEPE DI SAN NICOLA
IN SALITA PER IL COMUNE
PIETRAPERZIA. Natale alla grande del sindaco Emma. Oggi cominciano le novene in cammino
verso il Natale. Tutto il paese vive già
la dimensione natalizia. Buono il numero delle novene esterne, che vengono
cantate ogni sera con le bande musicale dei maestri Salvatore Chiolo e
Salvatore Bonaffini. La pastorale cittadina con il neo vicario foraneo William
Brugnone ha lanciato l’idea di “un presepe in ogni famiglia”. Nelle chiese si
ammirano artistici presepi di talento; come da tradizione storica il presepe di
San Nicolò porta bandiera: la squadra che ha allestito il presepio è stata guidata
dall’artista Calogero Vinci; a cantare la novena il coro viene guidato da
Concetta Di Blasi, Giovanna Guarnaccia e Rosolino Insinna.
Il
folclore esterno non manca, grazie all’assessore Catena Scivoli: da tempo non
si vedevano stelle splendenti in addobbo di tutto il paese; nonostante la
ristrettezza ed i disaggi il paese sente il calore del Natele. “Arriva il
natale – comunica esultante il sindaco Enzo Emma – con il suo fascino e la sua
poesia. Si stanno liquidando molte pendenza, come contributi per le feste, alle
società sportive, a quelli del RMI abbiamo
anticipato il mese di ottobre”.
Anche
quest’anno il parroco Rabita con la Caritas cittadina ha predisposto il pranzo
di Natale dalla suore Ancelle per coloro che vivono da soli.
Due
raccolte di viveri sono state fatte in occasione della festa e sono state
preparati centinaia di pacchi doni. Sono stati impegnati la Caritas della
chiesa Madre e la confraternita del Preziosissimo Sangue di Cristo di Michele
Corvo.
I
ministri della comunione si sono attivati con visite di solidarietà alle
persone ammalate o che vivono da sole.
Piazza Vittorio Emanuele con pomposità dà i segni
del santo Natale; bar e negozio sono addobbati in tenore natalizio. Si può dire
che questo Natale è all’insegna della gioia e della fratellanza; anche il mondo
politico ha smesso di guerreggiare ed ha abbassato i toni. Sognano la poltrona
del sindaco al palazzo di città: Emma che vuole fare la riconferma; e poi
corrono in via Barone Tortorici per il
comune: Antonio Bevilacqua, Giovanni Barrile, Enza Di Gloria, Gino
Palascino, Maria Rosa Giusa e Carletto Falzone.
Sta lavorando da tessitore il dottor Antonio
Viola, politico levigato di lungo corso, che molti vorrebbero candidato, ma che
Egli respinge decisamente; comunque non è detta l’ultima parola.
Giuseppe Carà