IL VICE PRESIDENTE LUIGI GUARNERI
PIETRAPERZIA. Il consiglio comunale ha approvato
con i voti della maggioranza i debiti fuori bilancio per circa ventimila euro.
La convocazione è avvenuta per iniziativa del vice presidente Luigi
Guarneri e che poi ha presieduto il
nobile consesso. La presidente Rosa Maria Giusa in questo periodo è stata
assente per motivi personali.
I
debiti fuori bilancio si sono creati per ingiunzione del tribunale per cause
perdute dal Comune e per ingiunzione degli avvocato interessati.
Le
cinque delibere sono state approvate dalla maggioranza del dottor Vincenzo
Emma: Luigi Guarneri, Salvatore Di Calogero, Salvatore Messina, Francesca Calì,
Germano Bonincontro ed Enzo Bongiovanni. Per motivi politici il gruppo di Franco
Di Calogero, che era minoranza, si è astenuto. Il consiglio si è svolto in un
clima dialogico e costruttivo in cui i dieci consiglieri presenti hanno fatto
prevalere la dimensione dei rapporti umani, dato che tra loro sono amici e
parenti.
I
cinque debiti riguardano: a favore di Rosa Pagliaro tre mila euro; per il
credito siciliano circa settemila euro; a favore dell’agenzia delle entrate
circa due mila euro; a favore dell’assessorato regionale dei lavori pubblici la
somma di sei mila euro; per spese a favore del Tar di Catania mille e 200 euro.
Il
sindaco ha comunicato che la giunta comunale ha approvato le deliberi per i
contributi previsti nelle varie attività amministrative. Nonostante il bilancio
sia stato approvato il 31 ottobre scorso e reso immediatamente esecutivo, tuttavia per motivi burocratici si è arrivati
a fine anno.
Certamente una ristrutturazione dei compiti
amministrativa va rivista; a volte sembra che la burocrazia rema contro
l’amministrazione e quindi si fa di tutto per mettere il bastone tra la ruote.
Il sindaco dimostra vigore e determinazione ed ha deciso a guidare il comune
per il prossimi quinquennio. Le opposizioni non hanno sciolto le riserve per le
varie candidature; mentre i grillini hanno candidato l’avvocato Antonio
Bevilacqua che da tempo è sceso sul piede di guerre. Ormai tutti sono orientati
verso le elezioni amministrative di primavera.
Giuseppe Carà.