Mostra scolastica sul castello Barresi
PREMIATO IL COMPRENSIVO TRAMITE IL VICARIO
GLI ALUNNI PREMIATI
SALA DELLA MOSTRA
PIETRAPERZIA. Gran successo ha avuta la mostra dei disegni sul castello
Barresi dell’istituto comprensivo “Vincenzo Guarnaccia” allestita, a cura delle
sezione locale Archeoclub; i disegni sono
stati realizzati dagli alunni delle classi 3a, 4a, 5a elementare e 1a, 2a e 3a media.
Sono 200 i disegni pervenuti all'Archeoclub
in cui i ragazzi hanno raffigurato, utilizzando la tecnica di disegno
preferita, il Castello nelle diverse fasi storiche del passato, presente
ed,persino, future.
“Il concorso – afferma il dirigente
Arcangelo Amoroso - è stato un input per
gli alunni delle scuole, che hanno colto in esso l'occasione per dare sfogo ad
un misto di realtà e fantasia, giungendo persino a raffigurare il Castello come
si vorrebbe che fosse se un giorno venisse sottoposto alla tanto attesa e
sperata opera di restauro”.
La mostra, allestita presso la sala espositiva
del teatro comunale, è stata inaugurata giorno 19 Dicembre, col taglio del nastro
da parte del sindaco Vincenzo Emma e dell'Assessore Tina Scivoli alla presenza del
vicario scolastico Salvatore Mastrosimone.
A fare da cornice alla manifestazione
sono stati l'apertura straordinaria del Castello Barresi alcune domenica di dicembre
ed il canto del presepe a cura dei soci dell'associazione e dei visitatori.
Grande la partecipazione di tutti gli
insegnanti, genitori e alunni a cui sono stati distribuiti caramelle e
palloncini animati da volontari in veste di Babbo Natale.
La manifestazione si è conclusa con il sorteggio di premiazione e
consegna dei premi ai vincitori presenti: i fortunati vincitori uscenti
appartengono alle classi elementari 3aA, 4aA e 5aA tutte appartenenti al Plesso
Marconi, mentre i vincitori della scuola media del medesimo istituto
appartengono alle classi 1aA, 2aB e 3aD; a tutti gli altri partecipanti al
concorso è stata invece consegnata una pergamena ricordo. La mostra resta
aperta nella giornata di oggi festa dell’Epifania.
Giuseppe Carà