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sabato 21 febbraio 2015

SECONDO RICORSO AL TAR DEL LAZIO PER L'IMU


Secondo ricorso per l’IMU

SALVATORE EMMA, FILIPONERI VIOLA, IL SINDACO VINCENZO EMMA, MARIA GIUSY rINDONE

L'ESPERTA ECONOMICA

PIETRAPERZIA. Secondo ricorso al Tar del Lazio per quanto riguarda il pagamento dell’IMU (Imposta Municipale Unica). La decisione è stata presa dal sindaco Enzo Emma e dalla giunta municipale, presente i quattro assessori, Luigi Guarneri, Maria Giusy Rindone, Catena Scivoli e Salvatore Messima. L’amministrazione ha dato incarico agli avvocati

Andrea Scuderi e Luca Ardizzone affinché in solido con altri comuni di Sicilia si faccia azione sinergica.

       Il primo ricorso è decaduto perché il governo Renzo ha abolito la prima legge di novembre ed il quattro gennaio 2015 ha approvato un nuovo decreto legge.

       Pietraperzia è stata dichiarato comune “semimontano”e quindi sono esonerati dal pagare l’imu i coltivatori diretti e gli imprenditori agricoli.

       Il Tar del Lazio ha negato la sospensiva ed ha deciso che il 24 aprile entrerà nel giudiziose di merito.

       Ieri in municipio c’era l’avvocato comunale ed una marea di agricoltori capitanati dal responsabile della Cia

 locale Salvatore Emma.

       Sono sorti dei comitati cittadini per affrontare il problema ed eventualmente non pagare l’Imu alla notifica.

       L’incontro si è aggiornato su proposta dell’assessore all’agricoltura Catena Scivoli che sta conducendo una battaglia all’ultimo sangue.

       Lo stato ha tagliato dal bilancio di quest’anno la somma di 580 mila euro; mentre per il 2014 la somma stronacata è stata di 463 euro.

       Queste somme dovrebbero entrare al comune dall’Imu, ma secondo calcoli della ragioneria questo sono somme iperboliche che i cittadini non possano pagare.

       Per l’agricoltura vi sono grosse difficoltà perché ancora gli utenti devono ricevere somme dall’Unione Europea!.

       Afferma l’assessore Maria Giusy Rindone: “Tutto concorre a rendere la vita difficile a questa categoria, che si vuole ridurre alla miseria. E’ il momento della rivolta e faremo manifestazione ed occupazione alla Regione ed alla Capitale. L’agricoltura è il volano dell’economia”.

Giuseppe Carà