La
sollecitazione è venuta dall’assessore regionale dei beni culturali e dell'identità siciliana
onorevole Antonio Purpura che sta provvedendo al censimento delle biblioteche
di Sicilia. Il punto all’ordine del giorno è stato richiesto dall’assessore
alla cultura Luigi Guarneri.
Il
regolamento tenendo in considerazione quello approvato dieci anni fa è stato
steso dalla bibliotecaria Giovanna Bevilacqua con la collaborazione dei capi
settori al ramo.
“Il
regolamento – dichiara il sindaco Vincenzo Emma - ci è stato chiesto in
funzione dei contributi regionali che la biblioteca riceve. Un lavoro
qualificato è stato fatto dall’insegnante Giovanna Bevilacqua che ha reso un
regolamento adeguato alla esigenze culturale dei tempi. La nostra biblioteca
ogni anno dà in prestito circa due mila volumi. Possiede per il fondo moderno
dodici mila volumi, mentre quelli del fondo antico sono circa cinque mila”.
La preziosità della grande struttura
proviene dal fondo antico, che è stato catalogato e ripulito; quindi è stato reso
fruibile: certamente una biblioteca invidiabile.
Il
regolamento si compone di 52 articoli e di cinque titoli: denominazione e
fini; personale e disposizione transitorie, ordinamento interno, uso pubblico
della biblioteca, servizi di prestito. La biblioteca è locata in Piazza
Vittorio Emanuele in un punto molto funzionale per il servizio ai cittadini;
i locali sono privati. Per la legge finanziaria la biblioteca dovrebbe andare
in locali comunali. La giunta ha fatto la delibera di portarla in uno dei
plessi scolastici. E’ opinione generale che la biblioteca deve restata in
Piazza e non andare a finire al plesso Pietro Toselli. Il sindaco Emma è
attendista e quindi si aspetta l’evolversi della legge; però il collettivo
cittadino categoricamente è per mantenere la biblioteca in Piazza Vittorio Emanuele.
Giuseppe Carà
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