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lunedì 9 marzo 2015

IN RUOLO GLI OPERAI DEL REDDITO MINIMO


Combatterò per l’immissione in ruolo degli operai del RMI
 GLI OPERAI DEL RMI
 
PIETRAPERZIA.”Combatterò afferma il sindaco Enzo Emma -  per l’immissione in ruolo degli operai del RMI. Sulla stabilizzazione dei lavoratori dei cantieri di servizio (ex RMI) è facile in campagna elettorale fare speculazioni politiche sulla pelle dei lavoratori.  Sono favorevole alla loro stabilizzazione, l'intera amministrazione comunale lo è, e lo abbiamo già rappresentato più volte a livello regionale. Si pone il problema della copertura finanziaria per la loro stabilizzazione, e una soluzione va trovata a livello regionale”.
“Personalmente – continua il sindaco Vincenzo Emma - sono  impegnato e ho realizzato la stabilizzazione di 26 ex articolisti: messi in ruolo dalla mia amministrazione a gennaio 2010. Mi farò portavoce anche di questo altro problema, cercando una soluzione condivisa”.
 L'assessore Catena Scivoli nel suo duro intervento afferma: “Fare speculazione politica sulla pelle dei lavoratori ex RMI mi sembra pretestuoso e fuori luogo, il tempo delle vane promesse è finito. Servono i fatti concreti e le azioni politiche, non le parole buttate al vento. Ho interessato l'onorevole Luisa Lantieri, sempre attenta alle richieste del territorio, perché se ne faccia portavoce a livello regionale. Abbiamo in programma un incontro a Palermo per approfondire la questione”.
In atto sono venti i precari del RMI che vivono il calvario delle mensilità e la certezza del posto di lavoro. I venti lavoratori del RMI sono: Filippina Stella, Rosaria Mancuso, Loredana Di Natale, Giuseppe Di Lavore, Vincenzo Di Lavore, Calogero Salamone, Salvatore Ippolito,  Nunzia Incaudo, Silvana Spampinato, Filippa Spampinato, Giuseppe Di Lorenzo, Giuseppe Russo, Rosa Cutaia, Antonino Montedoro, Margherita Alfieri, Santo Calandra, Vincenzo Aiello,  Vincenzo Spampinato, Giovanni Battista Margani e Giuseppe Vitale.
“Noi siamo convinti – conclude il sindaco Enzo Emma della preziosità di questi lavoratori, perché molte volte abbiamo tamponato la pulizia del centro abitato con il loro lavoro. La loro causa è la nostra causa; purtroppo la burocrazia a tutti i livelli è diventata una zavorra per la vita amministrativa”.
Giuseppe Carà