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lunedì 27 aprile 2015

ASSEMBLEA DIOCESANA SULL'ASSESTAMENTO DELLA DIOCESI. LECTIO MAGISTRALIS DI MONSIGNOR ROSARIO GISANA


Nuova assestamento della diocesi presentato da Gisana
 IL VESCOVO ROSARIO GISANO
 IL NUMEROSO CLERO


PIAZZA ARMERINA Il vescovo della diocesi piazzese monsignor Rosario Gisana ha presentata al clero diocesano e religioso, ai diaconi, la struttura della gestione della diocesi. L’assemblea straordinaria si è riunita a Montagna di Gebbia sede del seminario estivo su determinazione del vescovo e dopo la recita dell’ora media del breviario romano si è aperta l’assemblea nel salone delle conferenze. Monsignor Gisana con l’ausilio di un audiovisione in 90 minuti ha illustrato l’assestamento che darà alla gestione della diocesi che ha dodici vicarie;  sette in provincia di Enna: Piazza Armerina, Enna, Barrafranca, Pietraperzia, Aidone, Valguarnera, Villarosa e Villapriolo,  mentre i comuni che ricadono nella provincia nissena sono; Gela, Niscemi, Riesi, Butera e Mezzanino.

Ad apertura dei lavori è stato annunziato la dipartita del parroco della parrocchia Santa Lucia di Mazzarino Don Vincenzo Alessi e che i funerali sono stati celebrati il pomeriggio.

       A fondamento dello “lectio magistralis” il vescovo sulla struttura diocesano ha messo la comunione e la sinergia. Gisana ha compiuto un anno della sua presenza in diocesi ed ha trasferito la sua abitazione e gli uffici di curia nel palazzo dell’ex ospedale Chiello, che è stato comprato dalla diocesi e ristrutturato.

       Ha definiti le competenze del vicario generale definito “alter ego” del vescovo a cui viene affidata un potestà di gestione propria e che ha la moderazione della “Curia” ed il coordinatore della pastorale. In atto tale ufficio è ricoperto da monsignor Giovanni Bongiovanni che è anche parroco della parrocchia di Santa Maria a Pietraperzia e rettore del santuario della Cava; con le nuove competenze dovrà scegliere  tra l’incarico di vicario generale e quello di parroco.  E’ stata abolita la figura del responsabile dei problemi del clero: incarico ricoperto da don Giuseppe D’Aleo, perché i rapporti tra clero e vescovo sono diretti senza bisogno di un  intermediario. La piramide si  allarga e prevede l’ordo virginum, il clero, il seminario, la vita consacrata.  All’intervo sono previste delle divisioni. Non vendono toccati il consiglio pastorale, il consiglio dei consultori ed il consiglio presbiterale, che viene formato dai dodici vicari foranei e da altre figure  che vi fanno parte in virtù dell’ufficio gestionale.
       Hanno fatto interventi di caratura i parroci Giuseppe Giuliana e Giuseppe Rabita ed il cancelliere Guido Ferrigno.

       La seduta è stata tolta alle ore tredici.

Giuseppe Carà