Nuova assestamento della
diocesi presentato da Gisana
IL VESCOVO ROSARIO GISANO
IL NUMEROSO CLERO
PIAZZA ARMERINA Il vescovo della diocesi piazzese
monsignor Rosario Gisana ha presentata al clero diocesano e religioso, ai
diaconi, la struttura della gestione della diocesi. L’assemblea straordinaria
si è riunita a Montagna di Gebbia sede del seminario estivo su determinazione
del vescovo e dopo la recita dell’ora media del breviario romano si è aperta l’assemblea
nel salone delle conferenze. Monsignor Gisana con l’ausilio di un audiovisione in
90 minuti ha illustrato l’assestamento che darà alla gestione della diocesi che
ha dodici vicarie; sette in provincia di
Enna: Piazza Armerina, Enna, Barrafranca, Pietraperzia, Aidone, Valguarnera,
Villarosa e Villapriolo, mentre i comuni
che ricadono nella provincia nissena sono; Gela, Niscemi, Riesi, Butera e
Mezzanino.
Ad apertura dei lavori è stato annunziato la
dipartita del parroco della parrocchia Santa Lucia di Mazzarino Don Vincenzo
Alessi e che i funerali sono stati celebrati il pomeriggio.
A
fondamento dello “lectio magistralis” il vescovo sulla struttura diocesano ha
messo la comunione e la sinergia. Gisana ha compiuto un anno della sua presenza
in diocesi ed ha trasferito la sua abitazione e gli uffici di curia nel palazzo
dell’ex ospedale Chiello, che è stato comprato dalla diocesi e ristrutturato.
Ha
definiti le competenze del vicario generale definito “alter ego” del vescovo a
cui viene affidata un potestà di gestione propria e che ha la moderazione della
“Curia” ed il coordinatore della pastorale. In atto tale ufficio è ricoperto da
monsignor Giovanni Bongiovanni che è anche parroco della parrocchia di Santa
Maria a Pietraperzia e rettore del santuario della Cava; con le nuove competenze
dovrà scegliere tra l’incarico di
vicario generale e quello di parroco. E’
stata abolita la figura del responsabile dei problemi del clero: incarico
ricoperto da don Giuseppe D’Aleo, perché i rapporti tra clero e vescovo sono
diretti senza bisogno di un
intermediario. La piramide si allarga e prevede l’ordo virginum, il
clero, il seminario, la vita consacrata. All’intervo sono previste delle divisioni. Non
vendono toccati il consiglio pastorale, il consiglio dei consultori ed il
consiglio presbiterale, che viene formato dai dodici vicari foranei e da altre
figure che vi fanno parte in virtù
dell’ufficio gestionale.
Hanno
fatto interventi di caratura i parroci Giuseppe Giuliana e Giuseppe Rabita ed
il cancelliere Guido Ferrigno.
La
seduta è stata tolta alle ore tredici.
Giuseppe Carà