Visualizzazioni totali

martedì 21 aprile 2015

GLI ALUNNI DEL GUARNACCIA IN VISITA AL CASTELLO



I ragazzi del Guarnaccia in visita al castello Barresi
GLI ALUNNI DEL GUARNACCIA 


PIETRAPERZIA. I ragazzi di 2ª e 3ª delle scuole elementari  del plesso Verga dell’istituto comprensivo “Vincenzo Guarnaccia”, con la presenza dell’assessore Tina Scivoli  ed accompagnati dai loro insegnati hanno visitato l’antico maniero appartenuto ai Barresi  a conclusione di una unità didatta  “Il medioevo ed il castello” nel contesto del progetto “La conoscenza del mio territorio”. E’ stato oggetto di studio la scoperta del medaglione di Matteo III Barresio.

L’escursione incoraggiata dal dirigente scolastico Arcangelo Amoroso che sta portando gli alunni alla conoscenza del territorio. Gli alunno sono stati circa un centinaio e sono stati accompagnati dagli insegnanti Michela Di Gregorio, Anna Maria Fallica, Maria Falzone, Antonella Inserra, Giacomo La Rosa, Sara La Rocca, Salvatore Marotta,  Loredana Pirrelli e Giampiero Spampinato. Ha curato la  dimensione culturale l’Archeoclub con il presidente Andrea Rapisardi ed il segretario Gianluca Miccichè; presenti anche i volontari Filippo Arena, Lorenza Nicoletta, Mary Aiesi e Salvatore Nicoletti.

Il castello è ubicato sulle quote più alte della cresta rocciosa che domina il paese; su quelli rupi a strapiombo dominanti la valle dell'Himera dove già in precedenza i Bizantini, i Romani, i Siculi e molto innanzi i Sicani avevano eretto opere di difesa, di culto e di misurazione astronomica.
La storia de Castello di Pietraperzia prende inizio dall’anno 1060, quando al seguito del conte Ruggero il Normanno, arriva in Sicilia Abbo Barresi, vassallo della casata degli Aleramici. Conquistata l’intera isola, il conte volle ricompensare il suo fedele alleato donandogli alcune terre tra cui territorio di Pietraperzia e Sommatino.

La tradizione,infatti, vuole che sia stato Abbo I Barresi, a costruire il castello su concessione del Conte Ruggero.
E’ certo comunque che furono i normanni, negli anni precedenti la presa di Butera (tra il 1072 e il 1088), a ricostruire e ampliare quella che era stata una fortificazione islamica espugnata, adattandola alle nuove tecniche di difesa.  

       L’assessore Scivoli dichiara: “Molto interesse manifestato da alunni e docenti. Le stesse classi hanno in programma ulteriori uscite nel territorio per scoprire altri monumenti ed opere artistiche di Pietraperzia e del suo hinterland”.

Giuseppe Carà