I ragazzi del Guarnaccia in
visita al castello Barresi
GLI ALUNNI DEL GUARNACCIA
PIETRAPERZIA. I ragazzi di 2ª e 3ª delle scuole
elementari del plesso Verga
dell’istituto comprensivo “Vincenzo Guarnaccia”, con la presenza dell’assessore
Tina Scivoli ed accompagnati dai loro
insegnati hanno visitato l’antico maniero appartenuto ai Barresi a conclusione di una unità didatta “Il medioevo ed il castello” nel contesto del
progetto “La conoscenza del mio territorio”. E’ stato oggetto di studio la
scoperta del medaglione di Matteo III Barresio.
L’escursione incoraggiata dal
dirigente scolastico Arcangelo Amoroso che sta portando gli alunni alla
conoscenza del territorio. Gli alunno sono stati circa un centinaio e sono
stati accompagnati dagli insegnanti Michela Di Gregorio, Anna Maria Fallica,
Maria Falzone, Antonella Inserra, Giacomo La Rosa, Sara La Rocca, Salvatore
Marotta, Loredana Pirrelli e Giampiero
Spampinato. Ha curato la dimensione
culturale l’Archeoclub con il presidente Andrea Rapisardi ed il segretario
Gianluca Miccichè; presenti anche i volontari Filippo Arena, Lorenza Nicoletta, Mary
Aiesi e Salvatore Nicoletti.
Il castello è ubicato sulle quote
più alte della cresta rocciosa che domina il paese; su quelli rupi a strapiombo
dominanti la valle dell'Himera dove già in precedenza i Bizantini, i Romani, i
Siculi e molto innanzi i Sicani avevano eretto opere di difesa, di culto e di
misurazione astronomica.
La storia de Castello di Pietraperzia prende inizio dall’anno 1060, quando al seguito del conte Ruggero il Normanno, arriva in Sicilia Abbo Barresi, vassallo della casata degli Aleramici. Conquistata l’intera isola, il conte volle ricompensare il suo fedele alleato donandogli alcune terre tra cui territorio di Pietraperzia e Sommatino.
La storia de Castello di Pietraperzia prende inizio dall’anno 1060, quando al seguito del conte Ruggero il Normanno, arriva in Sicilia Abbo Barresi, vassallo della casata degli Aleramici. Conquistata l’intera isola, il conte volle ricompensare il suo fedele alleato donandogli alcune terre tra cui territorio di Pietraperzia e Sommatino.
La
tradizione,infatti, vuole che sia stato Abbo I Barresi, a costruire il castello
su concessione del Conte Ruggero.
E’ certo comunque che furono i normanni, negli anni precedenti la presa di Butera (tra il 1072 e il 1088), a ricostruire e ampliare quella che era stata una fortificazione islamica espugnata, adattandola alle nuove tecniche di difesa.
E’ certo comunque che furono i normanni, negli anni precedenti la presa di Butera (tra il 1072 e il 1088), a ricostruire e ampliare quella che era stata una fortificazione islamica espugnata, adattandola alle nuove tecniche di difesa.
L’assessore
Scivoli dichiara: “Molto interesse manifestato da alunni e docenti. Le stesse
classi hanno in programma ulteriori uscite nel territorio per scoprire altri
monumenti ed opere artistiche di Pietraperzia e del suo hinterland”.
Giuseppe Carà