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giovedì 23 aprile 2015

IL DOTTORE GIANFILIPPO MARINO VINCE IL CONCORSO DI DIRETTORE DELL'UFFICIO AMMINISTRATIVO


Espletato il concorso di direttore dell’ufficio amministrativo; bloccato quello di architetto

IL DR. GIANFILIPPO MARINO

PIETRAPERZIA. E’ stato espletato il concorso per direttore amministrativo al comune ed immesso in ruolo il vincitore. Mentre quello di architetto all’ufficio tecnico si è arenato per motivi burocratici; infatti non si è riusciti a pubblicare il bando nella Gazzetta Ufficiale della Regione.
       Il dottore Gianfilippo Marino di Piazza Armerina è stato assunto a tempo indeterminato al Comune di Pietraperzia. La decisione è stata resa esecutiva con propria determina, dal  segretario generale del comune dottor  Eugenio Alessi. Il dottor Marino ha compiuto 33 lo scorso 21 dicembre ed ha ricoperto, la carica di caposettore economico finanziario nello stesso Comune, con un incarico a tempo a tempo determinato.
       Il dotto Marino è stato immesso in ruolo a seguito di un pubblico concorso nel quale lo stesso Gianfilippo Marino si è classificato al primo posto. Marino continuerà a ricoprire la carica di funzionario direttivo contabile categoria D3 al settore economico finanziario del comune a tempo part time per 18 ore settimanali. Il dottor Gianfilippo Marino è in servizio al comune di Pietraperzia da circo un decennio.
       La determina del dottor Eugenio Alessi è stata preceduta da una delibera di giunta comunale, che ha approvato la graduatoria di merito del concorso, presieduta dal sindaco Enzo Emma.  
       Sorte miseranda ha avuto il concorso pubblico di architetto; infatti si sono scontrati motivi politici e motivi burocratici. L’ultimo architetto del comune è stato Pier Paolo Sillitto che ha svolto circa venti anni di servizio e fu assunto sotto la sindacatura di Gino Palascino. Ormai il posto resta scoperto da cinque anni e le mansioni ad interim sono stati prese del caposettore Salvatore Patti. Si è in campagna elettorale serrata e quindi del concorso non se ne parla; spetterà al prossimo sindaco sbrogliare la matassa.
Giuseppe Carà