L'EX SINDACO GINO PALASCINO NON DA' LA DISPONIBILITA' ALLA CANDIDATURA A SINDACO
L'AVVOCATO GINO PALASCINO
PIETRAPERZIA. L’avvocato Gino Palascino scioglie
la riserva: rinuncia alla candidatura a sindaco. Grande delusione nell’ambiente
per questo fatto; infatti in molti aspettavano che Palascino tornassi a fare il
sindaco. L’avvocato Palascino è stato
per 25 anni inquilino al palazzo di città ed ancora nonostante i suoi 75 anni
il paese lo vorrebbe vedere sindaco. Del periodo della sua sindacatura si parla di “Era Palasciniana”,
quando in tempi diversi fece molto per Pietraperzia. Trascurò la sua
professione di avvocato per servire il paese; la sua dimensione antropologica
resta sempre di grande spessore ed è un faro nella politica locale. Il gruppo
palasciniano si è aperto al gruppo di Angelo Monachino e pare che potrebbero
correre assieme per il comune.
Attualmente
le candidature certe sono: Enzo Emma, sindaco in carica, l’avvocato Antonio
Bevilacqua e l’impiegato postale Antonio Di Gloria.
Il
sindaco Emma corre con la sua coalizione uscente nonostante che in itinere
abbia perduto qualche pezzo. L’avvocato Antonio Bevilacqua corre per i grillini
e sta polarizzando a Lui un vasto movimento di giovani. Antonio Di Gloria è
candidato ufficiale del partito democratico, di cui in atto è il segretario. Sostengono
Di Gloria la presidente del consiglio Rosa Maria Giusa, il dottor Antonio Viola,
il politologo Filippo Rosselli ed il ceppo dello storico consigliere Enzo Calì.
Ormai
i gruppi sono alle prese per formare le liste, anche perché la legge elettorale
prevede che il 50 per cento dei candidati va riservato come “quota rosa”.
Quindi
saranno quattro i candidati a sindaco alla conquista del palazzo di città. Chi
andrà a fare il sindaco troverà serie difficoltà: i finanziamenti dello stato
hanno subito un taglio. L’ultimo raglio è di 500 mila euro.
Il
comune annaspa per il problema dei servizi specie per i rifiuti solidi urbani. La
crisi ha colpito in modo grave l’agricoltura e l’edilizia. Non si trovano posti
di lavori, ma addirittura stanno avvenendo dei licenziamenti. La situazione
economica per il paese è tragica.
Giuseppe Carà