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domenica 19 aprile 2015

L'AVVOCATO PALASCINO SCIOGLIE LA RISERVA: NON PRESENTERA' LA SUA CANDIDATURA A SINDACO,


L'EX SINDACO GINO PALASCINO NON DA' LA DISPONIBILITA' ALLA CANDIDATURA A SINDACO

 L'AVVOCATO GINO PALASCINO

PIETRAPERZIA. L’avvocato Gino Palascino scioglie la riserva: rinuncia alla candidatura a sindaco. Grande delusione nell’ambiente per questo fatto; infatti in molti aspettavano che Palascino tornassi a fare il sindaco.   L’avvocato Palascino è stato per 25 anni inquilino al palazzo di città ed ancora nonostante i suoi 75 anni il paese lo vorrebbe vedere sindaco. Del periodo della sua  sindacatura si parla di “Era Palasciniana”, quando in tempi diversi fece molto per Pietraperzia. Trascurò la sua professione di avvocato per servire il paese; la sua dimensione antropologica resta sempre di grande spessore ed è un faro nella politica locale. Il gruppo palasciniano si è aperto al gruppo di Angelo Monachino e pare che potrebbero correre assieme per il comune.
       Attualmente le candidature certe sono: Enzo Emma, sindaco in carica, l’avvocato Antonio Bevilacqua e l’impiegato postale Antonio Di Gloria.
       Il sindaco Emma corre con la sua coalizione uscente nonostante che in itinere abbia perduto qualche pezzo. L’avvocato Antonio Bevilacqua corre per i grillini e sta polarizzando a Lui un vasto movimento di giovani. Antonio Di Gloria è candidato ufficiale del partito democratico, di cui in atto è il segretario. Sostengono Di Gloria la presidente del consiglio Rosa Maria Giusa, il dottor Antonio Viola, il politologo Filippo Rosselli ed il ceppo dello storico consigliere Enzo Calì.
       Ormai i gruppi sono alle prese per formare le liste, anche perché la legge elettorale prevede che il 50 per cento dei candidati va riservato come “quota rosa”.
       Quindi saranno quattro i candidati a sindaco alla conquista del palazzo di città. Chi andrà a fare il sindaco troverà serie difficoltà: i finanziamenti dello stato hanno subito un taglio. L’ultimo raglio è di 500 mila euro.
       Il comune annaspa per il problema dei servizi specie per i rifiuti solidi urbani. La crisi ha colpito in modo grave l’agricoltura e l’edilizia. Non si trovano posti di lavori, ma addirittura stanno avvenendo dei licenziamenti. La situazione economica per il paese è tragica.
Giuseppe Carà