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martedì 5 maggio 2015

I MALAVITOSI SI SONO SVEGLIATI. RECRUDENZA CRIMINALE.


Dopo un periodo di bonaccia, recrudescenza criminale di piromania

Furgone renault“Trafic” Combi bianco del pensionato Francesco Sollima

PIETRAPERZIA. . Continuano le indagine da parte dei carabinieri della stazione cittadina di viale Don Bosco per fare luce sui due incendi di presunta origine dolosa che hanno distrutto due automezzi  del commerciante pietrino Giovanni Rindone: una Ford “Fusion” grigio metallizzato ed un Nissan “Vanette” furgonato di colore bianco. Dopo un periodo di bonaccia scoppia la recrudescenza criminale. La piromania delle macchine e l’incendio di campi di grano ha una lunga storia nel comune di Pietraperzia, La mafia contadina dava le punizione con  l’incendio delle sterpaglie di grano. Mentre nel mondo dei pastori regnavano gli abigeati.
       L’incendio delle due macchine tra sabato e domenica   appartenente allo stesso proprietario manifesta una volontà tenace che infierisce per dare una lezione: atti di criminalità di una civiltà barbarica. Nel 2014  nei primi otto mesi dell’anno vi furano parecchi incendi di macchine a persone incensurate inserite onorevolmente nel tessuto sociale. Poi si scoprì che si trattava di piromani che si esaltavano nel vedere una macchina che prendeva fuoco.
       In passato nell’ultimo ventennio del ‘900 a Pietraperzia e Barrafranca vi furono una ventina di marzo ammazzati. Allora vi erano due clan che si contrapponevano con ferocia.
       Nonostante la decadenza economica tuttavia vi sono rigurgiti di antica mafia che si comportano come schegge impazzite. E’ fuori la logica del vivere civile andare a distruggere due macchine ad un commerciante che stenta ad andare avanti con il suo onesto lavoro .
       Spesso di parla di “pizzo”: ma che pizzo di può prendere in un paese che economicamente si sta spegnendo?
       Non sono pochi quelli che pensano che si tratta di piromania. L’anno scorso incendi di presunta origine dolosa avevano distrutto una decina di macchine parcheggiate in strade  del centro storico. “Gli incendi cominciarono con  l’incendio del febbraio 2014, durante lo storico carnevale. Durante la notte, un violentissimo incendio aveva distrutto completamente una vecchia Opel “Corsa” di un uomo di 35 anni. Erano seguiti, a ruota, altri incendi. Tra di essi un Renault “Trafic” Combi bianco del pensionato Francesco Sollima, la Fiat “Panda” nera di un altro pensionato, la Fiat “Punto” azzurra di un operatore ecologico e la Fiat “Idea”  grigio metallizzato di un terzo pensionato. L’ultimo episodio, l’incendio della Fiat “Idea”, si era verificato l’estate dell’anno passato.   In tutti i casi le macchine erano state completamente distrutte dalle fiamme e ridotte ad altrettanti scheletri di lamiera.
Giuseppe Carà