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lunedì 4 maggio 2015

INCENDIO DOLOSO DI UNA MACCHINA ED UN FURGONE NEL VIALE DEI PINI LA NOTTE TRA SABATO E DOMENICA


IncendiatE una macchina ed un furgone, che sono andate completamente distrutte

LA FORD FUSIONE

 IL FURGONE NISSAN VANETTE

PIETRAPERZIA. Nella notte tra sabito e domenica sono state incendiate una macchina ed un furgone; si presume che siano incendi di origine dolosa per le tracce di materiale infiammabile trovato Verso i vicino ai mezzi che hanno preso fuoco. I due mezzi appartengono allo stesso proprietario Giovanni Rindone.  
Le fiamme  hanno distrutto completamente una Ford “Fusion” grigio metallizzata, anno di immatricolazione  il 2007, ed un Nissan “Vanette” furgonato. Danneggiata anche un’automobile di un altro proprietario parcheggiata accanto alla “Fusion”. L’automobile era parcheggiata davanti al garage di casa di Rindone in via Rocco Ballo, 3. Il furgone era invece parcheggiato in viale Unità D’Italia, ex viale dei Pini ad un centinaio di metri dalla “Fusion”. Le due strade si trovano nella parte bassa del paese e di nuova espansione edilizia.
       Verso le tre, si sono levate improvvisamente dai due automezzi indomabile fiamme di elevata potenza. Il proprietario, sentito il crepitio delle fiamme  è sceso in strada  ed ha tentato di domare le fiamme. Si sono prodigati generosamente anche i vicini di casa. L’incendio della “Ford “Fusion” ha danneggiato pure una Renault “Clio” grigio metallizzato di un altro inquilino dello stesso palazzo in cui abita Giovanni Rindone. Anche per domare le fiamme che stavano divorando il  Nissan “Vanette” sono intervenuti, in una prima fase i vicini nonostante le fiamme molto alte e alquanto pericolose.
       Tempestivamente sul posto sono arrivati i carabinieri della stazione cittadina con il  maresciallo Giuseppe Castrovilli. Le fiamme ai due automezzi sono state domate completamente dai vigili del fuoco di Enna. Sotto i due automezzi distrutti dalle fiamme sarebbe stato trovato del liquido infiammabile. I danni non sono stati ancora quantificati. Di sicuro c’è il fatto che la “Fusion” ed il “Vanette” sono stati ridotti dalle violentissime fiamme ad altrettanti scheletri. Infatti è andato distrutto tutto sia negli interni che nel vano motore e anche all’esterno. I malavitosi sono andati a colpo sicuro nell’individuare i due automezzi da incendiare e senza sbagliare “mira” o bersaglio. Giovanni Rindone non ha mai avuto problemi con la giustizia. Sembra che lui non abbia ricevuto minacce di alcun tipo. Rindone è proprietario, insieme al figlio Giuseppe,  di un negozio di ferramenta in via Generale Cascino, una traversa di via Stefano Di Blasi e attiguo al semaforo del vicino incrocio. I militari dell’Arma hanno avviato le indagini a 360 gradi per cercare di individuare gli autori del folle gesto. Era da circa un anno e mezzo che in paese non si verificavano incendi di automezzi. Il 2014 fu un anno terribile. Infatti, in diverse settimane, erano state distrutte, da incendi di presunta origine dolosa, una decina di automobili tutte parcheggiate in vie del centro storico.
Giuseppe Carà