Proroga per le borse di studio agli
studente
IL SINDACO ANTONIO BEVILACQUA
PIETRAPERZIA. Il sindaco Antonio Bevilacqua ha prorogato
l’ordinanza per le borse di studio agli
studenti svantaggiati al 30 settembre
prossimo. Nel primo bando di gare era previsto che i documenti dovevano essere
consegnati entro il tre luglio.
Il sindaco ha recepito l’ordinanza emanata
dall’assessorato alla pubblica istruzione ed alla formazione professionale.
L’amministrazione
comunale ha creato per la prima volta
un dipartimento per gli adempimenti dovuti; il servizio
è stato affidato al capodivisione Domenico Adamo, che da anni si interessa di
problema scolastico.
Hanno diritto al rimborso a
queste spese scolastiche
gli studenti della scuola primaria e secondaria di
primo e secondo grado e sono a sostegno della spesa delle famiglie che versano
in condizioni di indigenza o svantaggio economico.
La documentazione dovrà
essere presentate nell’istituto scolastico e scuole di frequenza, corredanti degli
allegati di rito. La scuole li faranno pervenire agli enti preposti. I moduli
di domanda e gli altri allegati possono essere prelevati al servizio di pubblica
istruzione del comune, i patronati e le scuole.
L’ordinanza assessoriale
sulle misure dell’intervento rende note che sulle base degli aventi diritto,
predisporrà il piano di riparto a livello provinciale riservandosi di
determinare l’importo individuale definitivo da assegnare in rapporto al numero
complessivo dei beneficiari ed alle disponibilità di bilancio. L’erogazione di
tale borse di studio è subordinata all’accreditamento dei relativi fondi da parte dello stato. La spesa effettivamente
sostenuta non potrà essere inferiore a 51,64
euro e dovrà essere sostenuta unicamente
nel periodo compreso tra il primo
settembre 2014 al 31 maggio del 2015.
Sono spese rimborsabili: somme
versate alla scuola su determinazione del consiglio di istituto; rette per la
frequenza di convitti annesse a scuole statali; spese di trasporto per
abbonamento a spese pubbliche; spese di servizi mensa gestiti dagli enti
locali; spese per sussidi scolastici; spesse sostenute per comprare sussidi didattici
(sono escluse i libri di testo).
La nuova ordinanza porta a
conoscenza che tutte le dichiarazioni ISEE antecedenti al prima gennaio 2015
non sono da ritenersi valide; quindi coloro che già hanno presentato istanza con
L’ISEE calcolata prima della data prestabilita dovranno ripresentare la documentazione.
Giuseppe Carà