Sfilata in costume
medioevale
PARTENZA DEL CORTEO DAL CASTELLO
PIETRAPERZIA. Sfilata di un corteo medioevale per
dare lustro all’antico “Castello”. La manifestazione che ha visto presenze e
figuranti da tutta la Sicilia è stata organizzata dalla “Pro Loco” la cui
presidente è la dottoressa Alessia
Falzone.
Cortei ospiti sono stati la
Fidapa di Aidone con il sindaco Enzo Lacchiana ed il vice sindaco Serena
Schillirò, ed inoltre l’officina medioevale di Enna di Ivana Antinoro.
“Omnibus Temporibus venustas”
(La bellezza in ogni tempo ossia la bellezza trascende il tempo) è l’aforisma
coniato per la manifestazione che ha visto il sindaco Antonio Bevilacqua in
fascia tricolore e la polizia municipale in grande uniforme ha dato la presenza
con il gonfalone. Per un pomeriggio il paese si è tuffato nel medioevo con
costumi di raffinata presenza storica.
La sfilata tipicamente
medioevale rievoca la liberazione della Sicilia dagli Arabi nel 1051 da parte
di Ruggero Secondo il Normanno conte d’Altavilla; inoltre l’elemento rievocativo è
l’investitura ad Abbone Barrese da parte del conte Ruggero. Ad Abbone vengono
affidati il castello e le terre di Pietraperzia, Naso, Capo d’Orlando, Frazzanò, Castanea ed altre terre.
Il team di Alessia Falzone ha curato la
costumistica, il percorso, la coreografia, i 170 figuranti, arricchiti dalla
presenza del gruppo degli sbandieratori di Mazzarino ed il gruppo dei
“Cavalieri di Caulonia” di Pietraperzia il cui presidente è andrea Chiolo. I
costumi sono stati messi a disposizione dal preside Arcangelo Amoroso dell’istituto
“Vincenzo Guarnaccia” e dal servizio turistico regionale di Enna.
Il corteo è partito dal Castello,
con un’uscita spettacolare, lasciando attonito il numeroso pubblico. La folla
ha fatto coda ai figuranti per tutto il percorso della manifestazione che si è
snodato lungo le vie centrali, interessando la Piazza Matteotti, poi la Piazza Vittorio Emanuele,
fino ad arrivare alla Santa Croce e indietro di nuovo fino alla piazza Vittorio
Emanuele, dove si è svolto lo spettacolo più suggestivo, con i colori, la
musica, la magia e la vivacità degli sbandieratori, più volti applauditi.
La serata si è chiusa con la messa in scena della
leggenda delle “tri ddami marcia e bbini” (Micol Giusa, Sofia Tumminelli, e Lorena Di Natale), i cui versi sono stati
scritti dal poeta pietrino Vincent Rindone; il testo della rievocazione storica
è stato creato dalla professoressa di lettere Rina Maddalena e regista della
rappresentazione è stato Vitale Vancheri.
L’investitura di Abbone Barresi (Filippo Serio) è
avvenuta alla presenza del Vescovo (Calogero Napoli) da parte del Conte Ruggero
d’Altavilla (Giuseppe Toscano), accompagnati dalle rispettive dame (Federica
Nocilla e Katia Di Candia), con la narrazione del Giullare (Giovanni
Vasapolli). Ricchi i personaggi di corte tra cui da annoverare il pittore Mimmo
Nocilla, l’astronomo Filippo Arena ed il messaggero David Tumminelli.
Di grande valenza il ballo di
apertura dello spettacolo che è stato ideato dalla maestra Luana D’Anna della palestra
Sport e Salute Tina Barravecchia: le ballerine sono state Giulia Bongiovanni,
Marilù Di Blasi, Anita Serio, Davide Vancheri, Sabrina Serio, Marta Di Blasi,
Ginevra Scaletta, Simona Emma, Giulia Barravecchia, Elena Zara. Le melodie medioevali hanno portato il pubblico
in visibilio che non si è risparmiato calorose ovazioni. Le altre coreografie
curate dalle danzatrici Elena D’Urso, Sofia Tramontana, Giulia Serio e Melissa
Fiaccaprile, hanno riproposto i ritmi e le cadenze dei ricchi balli di corte.
La superlativa scenografia è
stata allestita da Davide La Monica, Filippo Giarrusso, Marco La Bianca e
Philippe Viola, coordinati da Filippo
Marotta. La dimensione estetica di tutta la manifestazione è stata curata da
Mimmo Nocilla e dalla poliedrica
Mariella Vinci.
Giuseppe Carà