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domenica 31 gennaio 2016

DOPO DUE MESI LE POSTE DI PIETRAPERZIA SENZA BANCOMAT


Grave disagio alle poste
Niente Bancomat

 AFFOLLAMENTO

PIETRAPERZIA. Grave disagio alle poste di Pietraperzia, specie da quando il personale si astiene dalle prestazioni straordinarie. La situazione si è appesantita anche da quando hanno rubato il bancomat nella notte tra il primo ed il due dicembre. Ogni giorno si prende atto che vi sono lunghe file e che spesso molti utenti alle 13,30 sono rimandati indietro per tornare indietro. In atto in modo stabile manca un sportellista; in organico ne sono previste quattro e quando va bene sono tre. Domani che c’è il pagamento delle pensioni si avranno lungo file e molte persone non potranno essere pagate. Era di grande ausilio il bancomat, che potrebbe essere paragonato ad una unità lavorativa; dopo due mesi non ci sono segni positivi affinché  le Poste Italiane vogliano istallare il bancomat; infatti sono state cancellate anche i segnali dove era sistemato quello trafugato dei briganti.
       Intanto è sorto un comitato spontaneo dentro il Pd, che in settima comincerà a raccogliere le firme per il bancomat e la quarta unità lavorativa che manca da molto tempo.
       Domani alle 13,30 vi saranno molte persone che non potranno prendere la pensione e debbono tornare l’indomani. Tra i pensionati vi sono molti anziani che dopo aver fatto ore di file, desolati devono tornare l’indomani.
       Il personale in atto attivo è molto solerte ed operativo, ma non è in grado di fare miracoli. Inesorabilmente si va verso
una sommossa cittadina.
Per la normalizzazione della situazione ci vogliono due provvedimenti: un altro sportellista ed il ripristino del bancomat. Coloro che hanno il conto corrente alle poste sono costretti ad andare a Barrafranca. Se vanno a prelevare nelle altre banche devono pagare la commissione.
A Pietraperzia sono stati trafugati quattro bancomat. Tre sono stati ripristinati; sono inadempienti poste italiane; che avevo lo sportello più forte.
Giuseppe Carà

sabato 30 gennaio 2016

CON LA SCOMPARSA DI DON DOMENICO CIGNA VA VIA 50 ANNI DI STORIA PIETRINA 21 GENNAIO 2016



Scompare Domenico Cigna socialista della prima ora

 DON DOMENICO CIGNA

PIETRAPERZIA. Si sono svolti in chiesa madre i funerali  del socialista Domenico Cigna “L’Apostolo degli indigenti”. La chiesa è stata stracolme di persone perche nei 92 anni di vita fu l’uomo di una vasta presenza nel sociale. Presenti i suoi cinque figli: Franco, Maria Teresa, Eleonora, Vincenzo ed Ausialia, nonché i numerosi nipoti. Il sacro rito è stato presieduto da monsignor Giuseppe Rabita e da Don Pino Carà, amico personale del defunto che ha tenuto l’elogio funebre. Don Pino ha affermato: “Uomo del popolo che viveva per il popolo”. Nel 1969 partecipò alla primavera socialista con la sindacatura illuminata di Saro Bauccio. “”Don Duminico” fu delegato all’assistenza; per un ventennio fece parte dell’ECA (Ente Comunale Assistenza) e tutti trovavano refrigerio nel singolare personaggio di cuore straordinario e generoso. Per cinquant’anni è stato membro attivo della storia di Pietraperzia e tutti i socialisti ed anche altri di colore diverso hanno avuto sacro rispetto per il “personaggio di cuore nobile”.
       Il suo esercizio artigianale era molto frequentato perché di fatto era un circolo sociale “Pro Populo”.
       Don Carà ha concluso: Il messaggio sociale di Don Domenico Cigna è attuale: “la dignità della persona è sacra ed inviolabile”, mentre il  quadro sociale attuale è dominato da odi e rancori.
Giuseppe Carà

giovedì 28 gennaio 2016

Renato Pennisi confermato presidente del’UCSI


Renato Pennisi confermato presidente del’UCSI

 RENATO PINNISI

PIETRAPERZIA. Il giornalista Renato Pinnisi, collaboratore da Barrafranca del quotidiano “La Sicilia” e del settimanale cattolico “Settegiorni” della diocesi di Piazza Armerina è stato confermato presidente della sezione provinciale dell’Unione cattolica della stampa italiana (Ucsi) per il prossimo quadriennio. L'elezione è avvenuta nella sede della parrocchia San Nicolò a Pietraperzia alla presenza dei soci iscritti e aventi diritto. Il neo-consiglio direttivo è formato anche da Giuseppe Sebastiano Colombo (nel doppio ruolo di vice presidente e segretario) e poi dal consulente ecclesiastico don Giuseppe Carà. L'assemblea si è aperta con la lettura della Preghiera del Giornalista ed anche le testimonianze del consulente ecclesiastico provinciale don Giuseppe Carà, il quale dopo aver ribadito i principi dell’ Ucsi, ha citato un passo della prima lettera di San Paolo ai Corinzi (12,4-11) secondo cui “Vi sono diversi carismi ma uno solo è lo spirito; vi sono diversi ministeri ma uno solo è il Signore; vi sono diverse attività ma uno solo è Dio che opera in tutto in tutti”. Non è mancata una riflessione sul tema indicato da Papa Francesco per la Giornata Mondiale delle Comunicazioni sociali, la domenica dell’Ascensione l’otto maggio dal titolo“Comunicazione e Misericordia: un incontro fecondo” e in occasione del Giubileo Straordinario della Misericordia. Intanto sabato a Taormina si riuniranno in assemblea tutti i soci dell’Ucsi dove si decideranno i nomi dei   delegati al congresso nazionale di Matera che si terrà, dal 3 al 6 marzo 2016, e l’elezione del nuovo direttivo.

       In atto il presidente regionale è il giornalista Giuseppe Vecchio, che chiude con i due mandati; quindi si andrà ad una nuova presidente; il dottor Vecchio potrebbe andare alla presidenza nazionale; certamente Vecchio ha fondato l’associazione in Sicilia che ormai tocca il trentennio.

Giuseppe Carà

RIACCENDE IL SEMAFORO DOPO UNA VORTICOSA RICERCA DI SCHEDE DI DIFFICILE COMPRENSIONE



Semaforo spento da dieci giorni

 IL SEMAFORO E' ENTRATO IN FUNZIONE  MERCOLEDI' POMERIGGIO

PIETRAPERZIA. Semaforo spento da dieci giorni. L’unico semaforo che dà al paese un connotato di cittadina; è andata in tilt la centralina di comando ai colori e quindi il semaforo si è bloccato. Il semaforo ora si trova al centro del paese ed ha una funzione importante data la mole del traffico stradale.  Il semaforo gestisce il traffico cittadino.  ma in modo particolare il traffico della strada statale che viene transitata da centinaia di autoveicoli che da Agrigento vanno a Piazza Armerina per la villa del casale ed a Morgantina di Aidone.

       Una protesta viene dal signor Biagio Di Calogero, uomo pubblico e dirigente dell’Ancescao, il quale eleva lamentele per i 350 soci  perché per raggiungere la sede devono passare dal semaforo di “Padre Pio”, che viene inteso anche con questo nome.

       Il semaforo controlla il traffico dell’incrocio di via della Pace e viale Marconi  da una parte, mente l’altra coordinata dell’incrocio è via Stefano Di Blasi e via Santa Croce.

       Il semaforo fu installato sotto la sindacatura illuminata dell’ex sindaco Vincenzo Cucchiaro, funzionario di Pasquasia; allora i semafori installati furono due e compresa la messa in opera vennero a costare 25 milione e si ebbe un finanziamento della Regione essendo assessore regionale l’on. Calogero Lo Giudice, molto legato a Pietraperzia.

       Per il ripristino dei semafori l’ufficio tecnico ha fatto parecchi interventi di sollecitazione alla ditta incaricata della riparazione  ed anche il sindaco Antonio Calogero Bevilacqua sta seguendo personalmente la cosa, visto che ha la delega dei lavori pubblici.

       I vigili urbani molto attivi in questo periodo al semaforo comunicano che c’è da pazientare solamente qualche giorno, ma siamo in via d’arrivo perché i pezzi mancanti vendono da uno stato estero.

Giuseppe Carà

RAFFICA DI INTERROFAZIONI DA PARTE DELL'OPPOSIZIONE


Raffica di interpellanze  dai consiglieri di minoranza

IL CAPOGRUPPO ANTONIO VIOLA

PIETRAPERZIA. Raffica di interpellanze da parte dei consiglieri di minoranza. Il capo gruppo di minoranza dottor Antonio Viola ha fatto protocollare sette interpellanze per l’opposizione a questo sindaco Antonio Bevilacqua. I cinque consiglieri che hanno firmato le interpellanze sono: Antonio Viola, capogruppo, Vincenzo Calì, Calogero Di Gloria, Rosa Maria Giusa, Silvia Romano.
       Le interpellare hanno per oggetto: 1) Scuolabus; 2)Manto stradale zona Largo Canale; 3) Richiesta sullo stato dei lavori di “Pietraperzia, Balate, Mandreforte; 4) Interrogazione per conoscere i motivi di soppressione del settore servizi sociali; 5) Interpellanza per conoscere la volontà dell’amministrazione circa il fenomeno del randagismo canino nel comune di Pietraperzia; 6) Interpellanza sulla riduzione dell’indennità degli amministratori; 7) Interpellanza sulla mancata costituzione dell’Albo Ufficiale degli avvocati.
       Per le interpellanze i consiglieri chiedono che vengano portati in consiglio comunale; inoltre sono state indirizzate al sindaco Antonio Calogero Bevilacqua, al presidente del consiglio Rocco Miccichè, al segretario generale Eugenio Alessi ed agli assessori al ramo.
       Le interpellanze saranno discusse al prossimo consiglio comunale, di cui ancora la convocazione non è stata diramata.
       “Le nostre interpellanze – dichiara il capogruppo Antonia Viola – nascono dal fatto che notiamo un immobilismo amministrativo; quindi noi abbiamo studiato la situazione ed abbiamo focalizzato i problema più importanti. Noi abbiamo agitato le acqua affinché la vita amministrativa prenda dinamismo; noi facciamo la nostra parte e siamo molto attenti alle problematiche della nostra comunità. Noi vogliamo i problemi dell’ordinaria amministrazione vengano risolti con celerità. In questo contesto noi siamo disposte a sostenere tutte le iniziative”.
Giuseppe Carà