Il sindaco al comitato provinciale
dell’ordine pubblico
PIETRAPERZIA. Summit tra il comando provinciale dei
carabiniere e l’amministrazione comunale. L’incontro è avvenuto presso il
Comando provinciale dei Carabinieri di Enna. Per il comando provinciale
presenti: il tenente colonnello Paolo
Puntel, il comandante della compagnia di Piazza Armerina capitano Vincenzo Bulla ed il comandante della stazione locale maresciallo Giuseppe Castrovilli.
La delegazione pietrina era presieduta dal sindaco Antonio Calogero Bevilacqua,
la giunta comunale, il presidente del consiglio comunale Rocco Micciché, il capogruppo di maggioranza Vincenzo Bottigliere
ed i consiglieri comunali.
“L'incontro - dichiara il sindaco Bevilacqua - era stato programmato
ad inizio settimana, ma gli ultimi episodi di violenza accaduti in Paese lo
hanno reso ancora più necessario, specie la rapina a mano armata alla
tabaccheria.
Le nostre richieste
hanno puntualizzato la garanzia della presenza nel comune di Pietraperzia di un
maggiore controllo dell’ordine pubblico specie nelle ore serali e notturne, nel
potenziamento dell'organico della stazione locale dei carabinieri, nonché nel
collegamento h24 delle telecamere con la centrale operativa di Piazza Armerina,
in modo da assicurare un costante monitoraggio di ciò che avviene in paese”.
“Il Colonnello – continua il primo cittadino - è stato
molto disponibile non solo ad ascoltare
le nostre richieste, ma anche ad intervenire
tempestivamente, data la gravità dei reati commessi e la generale insicurezza che
ne è derivata. Inoltre ha comunicato di avere già disposto il rafforzamento
immediato della stazione dei carabiniere di Pietraperzia con una unità in più
ed un ulteriore rafforzamento avverrà nell'immediato futuro. Dunque la Stazione
di Pietraperzia, sotto organico da parecchi anni, verrà portata a pieno regime”.
“Piena disponibilità, - conclude Antonio
Bevilacqua - da parte delle forze
dell'Ordine a fare di tutto per riportare la tranquillità in un Paese che, in
realtà, tranquillo non è mai stato. Come dimenticare gli omicidi di mafia
accaduti a cavallo fra gli anni '80 e '90, le continue intimidazioni ai danni
dei cittadini, o le ondate di furti che nell'estate 2014 hanno portato molti
pietrini a istallare nelle proprie abitazioni allarmi privati. Di certo la
soluzione non può essere la giustizia fai da te. Sbagliato tenere armi a
portata di mano nelle abitazioni, dal momento che i risultati potrebbero essere
drammatici. Bisogna, invece, che tutta la cittadinanza collabori con le forze
dell'ordine, segnalando tutto quello che può essere utile per le indagini”.
Giuseppe Carà