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venerdì 22 aprile 2016

Il sindaco al comitato provinciale dell’ordine pubblico.


Il sindaco al comitato provinciale dell’ordine pubblico

IL PRIMO CITTADINO
 
PIETRAPERZIA. Summit tra il comando provinciale dei carabiniere e l’amministrazione comunale. L’incontro è avvenuto presso il Comando provinciale dei Carabinieri di Enna. Per il comando provinciale presenti: il tenente  colonnello Paolo Puntel, il comandante della compagnia di Piazza Armerina capitano  Vincenzo Bulla ed il comandante   della stazione locale maresciallo Giuseppe Castrovilli. La delegazione pietrina era presieduta dal sindaco Antonio Calogero Bevilacqua, la giunta comunale, il presidente del consiglio comunale Rocco Micciché,  il capogruppo di maggioranza Vincenzo Bottigliere ed i consiglieri comunali.
       “L'incontro  - dichiara il sindaco Bevilacqua - era stato programmato ad inizio settimana, ma gli ultimi episodi di violenza accaduti in Paese lo hanno reso ancora più necessario, specie la rapina a mano armata alla tabaccheria.
Le  nostre richieste hanno puntualizzato la garanzia della presenza nel comune di Pietraperzia di un maggiore controllo dell’ordine pubblico specie nelle ore serali e notturne, nel potenziamento dell'organico della stazione locale dei carabinieri, nonché nel collegamento h24 delle telecamere con la centrale operativa di Piazza Armerina, in modo da assicurare un costante monitoraggio di ciò che avviene in paese”.
“Il Colonnello – continua il primo cittadino - è stato  molto disponibile non solo ad ascoltare le nostre richieste, ma anche ad  intervenire tempestivamente, data la gravità dei reati commessi e la generale insicurezza che ne è derivata. Inoltre ha comunicato di avere già disposto il rafforzamento immediato della stazione dei carabiniere di Pietraperzia con una unità in più ed un ulteriore rafforzamento avverrà nell'immediato futuro. Dunque la Stazione di Pietraperzia, sotto organico da parecchi anni, verrà portata a pieno regime”.
“Piena disponibilità, - conclude Antonio Bevilacqua -  da parte delle forze dell'Ordine a fare di tutto per riportare la tranquillità in un Paese che, in realtà, tranquillo non è mai stato. Come dimenticare gli omicidi di mafia accaduti a cavallo fra gli anni '80 e '90, le continue intimidazioni ai danni dei cittadini, o le ondate di furti che nell'estate 2014 hanno portato molti pietrini a istallare nelle proprie abitazioni allarmi privati. Di certo la soluzione non può essere la giustizia fai da te. Sbagliato tenere armi a portata di mano nelle abitazioni, dal momento che i risultati potrebbero essere drammatici. Bisogna, invece, che tutta la cittadinanza collabori con le forze dell'ordine, segnalando tutto quello che può essere utile per le indagini”.
Giuseppe Carà