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venerdì 22 aprile 2016

Tragedia: acqua non potabile e paese nella sporcizia


Tragedia: acqua non potabile e paese nella sporcizia

iL PAESE IN DIFFICOLTA'

PIETRAPERZIA. Tragedia: il paese in ginocchio. Acqua non potabile per usi umani da cinque giorni  e paese nella più schifosa sporcizia. Da cinque giorni l’acqua non è potabile per usi umani ed ancora non si intravede la soluzione all’orizzonte. Cassettone dei rifiuti stracolmi con ammasso nel contesto di altri rifiuti. I cinque consiglieri di opposizione hanno esposto in piazza Vittorio Emanuele un tazebao con una ventina di foto che presentano i punti più disastrati del paese e delle campagne, nonché bidoni pienissimi ed indecorosi.   Causa di tanto degrado il guasto ad un autocompattatore guasto da parecchi giorni. Non è disservizio ma stato di calamità con una situazione igienico sanitaria a rischio. In paese vi sono in servizio due auto compattatori: uno grande ed uno di minore portata. Per guasti si è bloccato  quello grande. Gli operatori ecologici tutti attività raccolgono i rifiuti e li portano in un  sito messo a disposizione dall’Ato Ennaeuno. Il sindaco Antonio Calogero Bevilacqua è intervenuto energicamente perché il problemi trovi immediata soluzione. Come se non bastasse in azione cani randagi e gotti spandono i sacchetti dell’immondizia per terra attorno ai cassonetti. La raccolta avviene fatta a turni di quartieri. Il problema persiste da una decina di giorni e non si hanno notizie sulla soluzione del problema.
       Per quanto riguarda il problema dell’acqua potabile un’ordinanza del sindaco Antonio Bevilacqua sancisce il “divieto assoluto dell’utilizzo dell’acqua per il consumo umano”; continua,  inoltre, il primo cittadino: “Premesso che l’Asp di Enna ha segnalato una criticità idrica nella qualità dell’acqua in distribuzione nel territorio comunale, ordina a tutti i cittadini di non utilizzare l’acqua per il consumo umano”.  Bevilacqua ordina pure ad Acqua Enna di “effettuare tempestivamente ed urgentemente la pulizia e potabilizzazione della rete idrica di distribuzione e di provvedere ad impartire opportune disposizioni per informare capillarmente la popolazione residente affinché non utilizzi l’acqua per uso potabile. Sussistono i presupposti per l’adozione di un’ordinanza di carattere contingibile ed urgente al fine di prevenire pericoli alla salute e all’incolumità pubblica”. Infine Bevilacqua chiede ad Acqua Enna “di provvedere alla riduzione del costo del canone idrico del 50 per cento per tutto il periodo del disagio procurato all’utenza”.
 Giuseppe Carà