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venerdì 20 maggio 2016

Devastata l’aiuola della legalità


Devastata l’aiuola della legalità

 La bellezza della legalità

PIETRAPERZIA. Grave gesto di inciviltà e vigliaccheria è avvenuto nelle scorse notti a Pietraperzia. Sono state completamente divelte la maggior parte delle piantine messe in posa durante la giornata della legalità dello scorso 30 aprile ed organizzata dal Movimento 5 Stelle di Pietraperzia in risposta all'attentato incendiario che aveva colpito l'abitazione del primo cittadino qualche giorno prima. In quell'occasione ci fu una grande partecipazione sia da parte della cittadinanza che dei rappresentanti pentastellati al Parlamento regionale, nazionale ed europeo - arrivarono addirittura in 15 a Pietraperzia - oltre che da tutti i Gruppi 5 stelle della Provincia. Durante quella giornata, gli organizzatori pensarono di mettere in atto un gesto simbolico, mettendo a dimora centinaia di piantine presso la Villa comunale come segno della bellezza e della civiltà che si impongono sull'illegalità. Purtroppo, come anticipato, qualche sera fa quelle piantine delle legalità sono state completamente divelte, lasciando brulla la terra. Che si sia trattato di un atto vandalico o di un gesto mirato allo spregio per ogni forma di legalità, a cominciare dai suoi simboli, al momento non è chiaro.
Appresa la notizia, il sindaco Bevilacqua ha reagito con velata ironia affermando: "credo che sia già un passo in avanti - dichiara - se prima eravamo abituati alla semplice distruzione di ogni forma di bellezza e di bene pubblico, ora siamo passati al furto auspicabilmente a fin di bene. Voglio, infatti, sperare che le piante estirpate siano state piantate altrove. Certo è stato un brutto segnale, quasi che qualcuno non accetti proprio che la legalità e la bellezza rifioriscano nel nostro paese".
 Sull'episodio è intervenuta anche l'assessore Corvo: "Evidentemente a qualcuno dà fastidio avere il proprio paese o la propria villa un po' più colorata. Così come sono stati vandalizzati cestini e altro. Mi chiedo se dia fastidio il fatto che i fiori metaforicamente rappresentavano la legalità o è una "semplice" allergia alla bellezza. Noi non ce la diamo vinta, perché come diceva Peppino Impastato, bisogna continuare ad educare la gente alla bellezza! Anzi, con l'occasione invitiamo la cittadinanza a recarsi alla Villa comunale il prossimo lunedì 23 maggio per la giornata conclusiva del progetto sulla legalità sviluppato con i ragazzi delle scuole". Giuseppe Carà