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domenica 12 giugno 2016

I 28 dipendenti della RSA (Residenza Sanitaria Assistenziale) chiedono il mantenimento del posto di lavoro


I 28 dipendenti della RSA (Residenza Sanitaria Assistenziale) chiedono il mantenimento del posto di lavoro

RSA RESIDENZA SANITARIA ASSISTENZIALE
 
 PIETRAPERZIA. I 28 dipendenti della RSA (Residenza Sanitaria Assistenziale)  chiedono il mantenimento del posto di lavoro. I servizi alla RSA in atto sono gestiti da cooperativa privata e l’ASP (Azienda Sanitaria Provinciale) ha provveduto alla nuova gara d’appalto essendo trascorsi tre anni dall’ultimo affidamento. Si è aggiudicata la gara per il prossimo triennio “L’associazione Primavera” di Bivona provincia Agrigento per un importo complessivo per il triennio di due milione e 869 mila euro; presidente dell’associazione primavera  è il dottore Massimo Bellomo; questa associazione nacque nel 1999. La cooperativa uscente è “Azione Sociale” in provincia di Palermo. Le ditte partecipanti alla gara furono dodici e ne furano ammesse solamente tre.
       I 28 lavoratori della cooperativa uscente chiedono di essere assorbiti da quella aggiudicataria. In atto la struttura viaggia a pieno regime ed ha 40 fruitori.
       I sindacati di categoria con a capo Giuseppe La Marca hanno interessato il prefetto di Enna Maria Rita Leonardi e le altre istituzioni di categoria. Il documento sindacale è stato inviato al direttore Generale de’Asp Giovanna Fidelio. Inoltre i sindacati hanno proclamato lo stato di agitazione ed hanno interessati i tre sindaci Antonio Bevilacqua di Pietraperzia, Filippo Miroddi di Piazza Armerina e Fabio Accardi di Barrafranca.
       “I tre sindaci – dichiara Antonio Calogero Bevilacqua  - abbiamo condiviso lo stato di agitazione dei 28 operai ed abbiamo chiesto un incontro congiunto con il prefetto di Enna e con il direttore generale dell’Asp. Il nostro stato di agitazione ed il nostro puntiglioso documento, nascono dal fatto che nell’incontro con la nuova gestione non abbiamo raggiunto un accordo perché non ci sono state  date garanzia sul mantenimento del posta di lavoro e sul genere del contratto da applicare, perché quello proposti dalla gestione per noi è penalizzante ed a livello di stipendio andiamo indietro”.
Giuseppe Carà