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domenica 24 luglio 2016

FESTA DI SAN CALOGERO DOMENICA PROSSIMA GIORNO 31 LUGLIO


Viaggi scalzi per la festa di San Calogero e sagra del Pane
IL PANE BENEDETTO DI SAN CALOGERO


PIETRAPERZIA. Sono iniziati i voti dei viaggi scalzi per devozione alla festa di San Calogero che a Pietraperzia si celebra domenica 31 luglio prossimo. Da tutto il paese le persone vanno in voto ad incontrare San Calogero nella chiesa di San Nicolò. 
Il giorno della festa si celebra si celebra la Sagra del Pane, che è ricondotta ai voti che i fedeli hanno fatto per delle guarigioni ottenute per l’intercessione del santo taumaturgo. La festa per antica tradizione si celebra l’ultima domenica di luglio e per la circostanza molti pellegrini vengono dai paesi vicini. L’anno scorso furono portati circa sette quintali di pane ed ogni pezzo rappresentava l’icona di una testa, di una mano, di una gamba e di altre parti del corpo per il quale si è ottenuta la guarigione. Prima della messa il prete celebrante benedice il pane, che poi viene distribuito dopo la messa e buona parte viene portato agli ammalati, come segno di devozione.
       Nella giornata di domenica nella chiesa San Nicolò, verranno celebrate quattro sante messe: alle ore nove, dieci, dodici e 18,30. In preparazione della festa è stata fatta la quindicina e prima della messa ogni giorno è stata recitata la coroncina a San Calogero, composta trent’anni fa dallo stesso rettore della chiesa. Nella chiesa è custodita una reliquia del santo. La festa di San Calogero ebbe la sua  affermazione nel secolo scorso per l'attivismo del canonico Calogero Palascino: allora il pane raccolto veniva dato ai poveri.
San Calogero  venne in  Sicilia  dalla  Cappadocia  nel quarto secolo per sfuggire alla persecuzione ariana: con lui vennero il vescovo Gregorio ed il diacono Demetrio. San Calogero visse da eremita nella grotta; e pare che abbiamo cambiato molte grotte; quindi molti centri vantano la presenza di san Calogero e tra questi Termini Imerese, San  Martino delle Scale,  Pietraperzia,  Naro,  Canicattì, Agrigento e Sciacca dove econdo la  tradizione  San  Calogero  sia  stato  martirizzato e seppellito nella grotta del Cronio. Sul martirio  di San Calogero l'unica fonte che  abbiamo è un documento che risale al  nono secolo ed è un  inno del breviario romano. La chiesa San Nicolò è una Rettoria autonoma che collabora con le altre parrocchie ed ivi vengono realizzate  molte iniziative a carattere filantropico dai gruppi di volontariato.
Giuseppe Carà