La strada della Tardare
diventa fruibile agli automobilisti. Intervento per viabilità per strade
interne
L'ASSESSORE DI SPESSORE MICHELE LAPLACA
PIETRAPERZIA. La strada della Tardare diventa
fruibile agli automobilisti. I volontari pietrini intervengono sulla viabilità
del centro abitato con particolare
attenzione al viale Dell’Unità d’Italia (Una volta Viale dei Pini).
Un
gruppo di volontariato barrese formato in prevalenza da inquilini alla regia
trazzera d’intesa con gli uffici
competenti sta provvedendo a tracciare e sistemare la carreggiata.
“Il
nostro comune - dichiara il sindaco Antonio Bevilacqua interverrà con la
fornitura del materiale. Il ripristino della strada accorcia il tratto tra i
due comuni di cinque Km; infatti da dodici scende a sette. Il problema di
questa strada di trascina da un cinquantennio e fu inserito in un progetto
della provincia che avrebbe dovuto unire i comuni di Pietraperzia e Piazza
Armerina, passando dalla strada del sito archeologico di “Monte Navone”. Questa
iniziativa della strada Pietraperzia – Barrafranca, passando dalla Tardare avvicina
i due centri i cui fondatori furono i principi della famiglia Barresi fondatori
di entrambi i centri”.
Interventi
straordinario sul centro abitato sono stati realizzati dal gruppo di
volontariato “Pietraperzia Pulita” il cui presidente è presidente Filippo Mazzola. Domenica scorso un
intervento straordinario è stato fatto nel viale dell’Unità di Italia. “Su
questo viale – afferma il sindaco Antonio Bevilacqua - abbiamo interessato “Enna Ambiente” affinché
intervenga sulle caditoie che sono inquinate”.
In tutto il centro abitato sono state
realizzate della caditoie e si è risolto il problema dell’acqua piovana; alcuni
cittadino hanno attaccato il loro scarico fognante alla conduttura della caditoie
e quindi in tutto il paese vi è “un orribile ed orrendo puzzo”. Il viale dei
Pini o dell’Unità d’Italia è un punto nodale per il paese perché vi si tiene il
mercatino del martedì.
Afferma
l’assessore alla viabilità Michele La
Placa: “abbiamo programmato un intervento di risanamento per tutte le caditoie
perché nei mesi estivi il paese è invaso da mosche e zanzare”.
Giuseppe Carà