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sabato 31 dicembre 2016

EMERGENZA IDRICA.INTERVISTA A FRANCO DI CALOGERO.


Intervista a Franco Di Calogero sul problema ancora persistente dell’emergenza idrica

 INTERVISTA A FRANCO DI CALOGERO

PIETRAPERZIA. Sul problema dell’emergenza idrica abbiamo intervistato  Franco Di Calogero ex assessore per parecchi anni con una prevalenza al turismo, tempi d’oro per la festa dei Santi Patroni, San Rocco e la Madonna della Cava; attualmente è funzionario del CUD del poliambulatorio del quartiere Terruccia. All’ex assessore abbiamo chiesto:
-A che punto è l’emergenza idrica?
-Dopo quindici giorni siamo lontani dalla normalizzazione; ancora vi sono esercenti che sono costretti a dover comprare l’acqua potabile per mantenere l’agibilità del loro esercizio. Inoltre nei piani alti di alcune abitazioni l’acqua non arriva per mancanza di pressione, perché  le due vasche comunali, Castello e Serre,  ancora non sono a pieno regime e spesso manca la prensione. Inoltre vi sono dei momento in cui alcuni esercenti sono esasperati per la non funzionalità dei servizio igienicvi; insomma ancora il paese è in  sofferenza per l’emergenza idrica.
-A che punto è la normalizzazione.
-Non possiamo fare previsioni  perché le comunicazioni ufficiali sono lacunose; ma dagli echi che ci arrivano ancora c’è da penare; speriamo che si sia vicini alla soluzione della  problematiche. Inoltre vi sono problemi che forse arriverebbero a soluzione con una ristrutturazione della distribuzione; gli inquilini che abitano nella zona che va da via Della Pace a Corso Umberto lamentano un peggioramento di servizio da quando è entrata in funzione la nuova rete idrica.
-Può essere migliorata la distribuzione idrica nel paese?
- Certamente va rivista con più approfondimento il progetto generale di servizio a tutto il paese: sono convinto che nella normalità l’ente fornitore  dell’acqua potabile al paese merita un giudizio positivo.
-In questa emergenza si poteva fare meglio?
-Penso  che si poteva raddrizzare l’emergenza; infatti il serbatoio della vasche del Canale, che ha sette giorni di autonomia, doveva essere attivato  con più tempestività e forse avremmo evitato l’emergenza idrica. Il paese ha un’ottima conduttura, che è stata rinnovata da poco; inoltre con le vasche di riserve non dovremmo avere  crisi idriche.
       Giuseppe Carà