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giovedì 1 dicembre 2016

LA BIBLIOTECARIA GIOVANNA BEVILACQUA VA IN PENSIONE


La  bibliotecaria Giovanna Bevilacqua in pensione dopo 30 anni

 Insegnante Giovanna Bevilacqua

PIETRAPERZIA. La  bibliotecaria Giovanna Bevilacqua va in pensione dopo 30 anni di onorato servizio. La sua lungimiranza di gestione ha creato una svolta ed una identità alla biblioteca comune, che costituisce il polo più qualificato della  comunità pietrina. Sotto la sua gestione il comune di Pietraperzia prese in affitto locali idonei  in Piazza Vittorio Emanuele che è un punto centrale del paese.
“La nostra biblioteca – dichiara Laura Corvo assessore alla pubblica istruzione - ogni anno dà in prestito circa due mila volumi. Possiede per il fondo moderno dodici mila volumi, mentre quelli del fondo antico sono circa cinque mila”.
“Le origini della Biblioteca Comunale – dichiara il sindaco Antonio Bevilacqua - affondano le loro radici nel prezioso patrimonio librario proveniente dal Convento di Santa Maria  dì Gesù, nel quale nel 1636 si erano insediati i francescani dell’Ordine dei Minori Osservanti con sede circoscrizionale in Val di Noto e sede generalizia a Napoli, perché chiamati dal clero locale per incrementare l’educazione religiosa e civile della comunità locale”.
“Nel suddetto convento  - continua il primo cittadino - nell’anno 1756 fu fondata un ‘accademia sotto il titolo della “Radunanza de i Pastori di Caulonia” che si proponeva lo scopo di diffondere la cultura umanistica a Pietraperzia. Di conseguenza tra il 1782 e il 1786, Fra Benedetto De Gregorio da Pietraperzia propugnò la creazione di una biblioteca, presso il convento, che nel corso degli anni si arricchì notevolmente. Dopo l’unità d’Italia, il patrimonio librario passò al Comune in seguito alla soppressione degli ordini religiosi del 17 luglio 1865 con  le leggi Siccardi”.
“Dal 1981 al 1984, -  afferma  Giovanna Bevilacqua - si è provveduto al recupero del fondo antico del convento, che, ordinato e schedato con relativi cataloghi per autori, è dato da 3880 volumi. Il contenuto delle opere è prettamente religioso e, solamente in parte, scientifico. La raccolta delle opere schedate è materiale interessantissimo per la redazione di tesi di Laurea in Diritto Canonico, Storia degli Ordini Religiosi”.
“La rifondazione della Biblioteca Comunale di Pietraperzia,  - conclude Filippo Bevilacqua ideologo del partito - sorse dalla necessità di salvare dalla rovina i testi rari, antichi e di pregio che si stavano deteriorando nei pericolanti locali del convento e dalla necessità di dare alla città un servizio di pubblica lettura; si provvide così nel 1982 all’apertura al pubblico in nuovi locali. Buona parte del “Fondo Antico” è stato restaurato ad opera della Soprintendenza ai Beni Librari di Enna”.
 Giuseppe Carà