Il Papa: «Se il matrimonio non è “per sempre” è meglio non sposarsi»
Francesco all’udienza generale: «Chi ama veramente ha il desiderio e il coraggio di dire “per sempre” ma sa di avere bisogno della grazia di Cristo e dell’aiuto dei santi per poter vivere la vita matrimoniale per sempre. Non come alcuni dicono: “finché dura l’amore”. O per sempre o niente»
«Ma qualcuno di voi», ha chiesto Francesco, «potrà domandarmi:
“Padre, si può essere santo nella vita di tutti i giorni?” Sì, si può. “Ma
questo significa che dobbiamo pregare tutta la giornata?” No, significa
che tu devi fare il tuo dovere tutta la giornata: pregare, andare al
lavoro, custodire i figli. Ma occorre fare tutto con il cuore aperto
verso Dio, in modo che il lavoro, anche nella malattia e nella
sofferenza, anche nelle difficoltà, sia aperto a Dio. E così si
può diventare santi. Che il Signore ci dia la speranza di essere santi.
Non pensiamo che è una cosa difficile, che è più facile essere
delinquenti che santi! No. Si può essere santi perché ci aiuta il
Signore; è Lui che ci aiuta». Il desiderio del Papa è che possiamo
«diventare immagine di Cristo per questo mondo», persone «che vivono
accettando anche una porzione di sofferenza, perché si fanno carico
della fatica degli altri».
La nostra storia ha bisogno di “mistici”, persone che rifiutano il dominio e aspirano, invece, alla carità. «Senza questi uomini e donne il mondo non avrebbe speranza», avverte Francesco che conclude con un augurio: «a voi e anche a me, il Signore doni la speranza di essere santi».
Il cristianesimo, spiega ancora Francesco, «coltiva una inguaribile fiducia: non crede che le forze negative e disgreganti possano prevalere. L’ultima parola sulla storia dell’uomo non è l’odio, non è la morte, non è la guerra». E sono proprio i santi a testimoniare che «la vita cristiana non è un ideale irraggiungibile», hanno infatti conosciuto le «nostre stesse fatiche», gioie e dolori. Ad assisterci, quindi, nella vita è la mano di Dio e la loro presenza. «Non siamo soli», assicura più volte il Pontefice: «La Chiesa è fatta di innumerevoli fratelli, spesso anonimi, che ci hanno preceduto e che per l’azione dello Spirito Santo sono coinvolti nelle vicende di chi ancora vive quaggiù».I vostri commenti
La nostra storia ha bisogno di “mistici”, persone che rifiutano il dominio e aspirano, invece, alla carità. «Senza questi uomini e donne il mondo non avrebbe speranza», avverte Francesco che conclude con un augurio: «a voi e anche a me, il Signore doni la speranza di essere santi».
Il cristianesimo, spiega ancora Francesco, «coltiva una inguaribile fiducia: non crede che le forze negative e disgreganti possano prevalere. L’ultima parola sulla storia dell’uomo non è l’odio, non è la morte, non è la guerra». E sono proprio i santi a testimoniare che «la vita cristiana non è un ideale irraggiungibile», hanno infatti conosciuto le «nostre stesse fatiche», gioie e dolori. Ad assisterci, quindi, nella vita è la mano di Dio e la loro presenza. «Non siamo soli», assicura più volte il Pontefice: «La Chiesa è fatta di innumerevoli fratelli, spesso anonimi, che ci hanno preceduto e che per l’azione dello Spirito Santo sono coinvolti nelle vicende di chi ancora vive quaggiù».I vostri commenti