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sabato 29 novembre 2014

ENZA DI GLORIA COMBATTA PER VIALE DELLA LIBERTA


Interpellanza della consigliera Enza Di Gloria sulla pericolosità della circolazione stradale nel viale Libertà

LA  BATTAGLIERA ENZA DI GLORIA


PIETRAPERZIA. “La mia interpellanza – dichiara la consigliera Enza Di Gloria – richiede con urgenza interventi di messa in sicurezza della circolazione stradale di Viale Libertà, dati i numerosi incidente a causa della eccessiva velocità e sui problema della precedenza”.

       La zelante consigliera ha inviata la sua richiesta al capo dell’ufficio tecnico ing. Salvatore Patti, al sindaco Vincenzo Emma, alla  comandante della locale polizia municipale dottoressa Giovanna Di Gregorio, alla  presidente del consiglio comunale Maria Rosa Giusa, all’assessore ai lavori pubblici Maria Giusy Rindone ed all’assessore alla viabilità Salvatore Messina.

       Nella sua epistola la balda assessore scrive: “io sottoscritta Enza Di Gloria, nata a San Cataldo il primo 1976, in qualità di consigliere comunale indipendente, essendo stata contattata da numerosi cittadini residenti in viale della libertà, centro abitato del nostro comune, i quali, ancora, hanno manifestato i rischi che si presentano relativamente alla circolazione stradale in prossimità del predetto viale; inoltre si fa presente quanto segue: 1) In detto viale transitano numerosi e vari automezzi; 2) Non esiste alcuna segnaletica verticale ed orizzontale, che indica che il tratto di strada è di proprietà Anas (nrd ss191); 3) Viale Libertà si trova in centro abitato e conseguentemente, come previsto dalla normativa vigente dev’essere posta ai vincoli del codice della strada riguardante il centro abitato. 4) In atto non vengono osservati i limite di velocità ed altre intemperanze quali manovre di guida, sorpassi ed altro. Tutti elementi non  conformi al codice della strada e alle comuni regole della circolazione.

       La Di Gloria infine chiede: “urgente soluzione alla problematiche predette, di conoscere in quante occasioni, nel corso del corrente anno, la polizia municipale abbia utilizzato lo strumento autovelox di cui è dotata ed in particolare un dettaglio delle zone in cui si sono eseguiti i controlli di velocità nel centro abitato”.

       Dulcis in fundo Enza conclude: “mi auspico, ancora una volta, di poter apprezzare una vostra attenzione a quanto esposto”.

       Giuseppe Carà

DURO INTERVENTO DEL PRIMO CITTADINO ALL'ASP PER LA PREVENZIONE DEI TUMORI



Il sindaco Vincenzo Emma interviene  presso l’Asp per lo screening in paese per la prevenzione al tumore

 
 IL SINDACO DECISIONISTA

PIETRAPERZIA. Disagi dei cittadini che devono sottoporsi all’esame preventivo sul tumore al colon per la ricerca del sangue occulto delle feci. Intereventi calibrati del sindaco Enzo Emma. L’Asp (azienda sanitaria provinciale) ha avviato due progetti di prevenzione al tumore: quello al colon e quello alla mammella. A tappeto si sta lavando per quanto riguardo il colon per quelli dai 50 a 70 anni; per la mammella per quelli dai 45 anni a 60 anni. I cittadini vengono avvisati tramite corrispondenza epistolare; per la ricerca del sangue nelle fece si deve andare a Piazza Armerina; l’ufficio da un kit (una piccola provetta) e poi bisogna riportarla; quindi per questo esame bisogna fare due viaggi a Piazza Armerina. Il risultato viene inviata all’interessato tramite raccomandata postale. Invece per la mammografia bisogna andare all’ospedale di Enna e se ci sono ulteriori problemi allora si continua con altri esami. Molti cittadini sono andati a protestare dal sindaco Enzo Emma  e dal dottor Giuseppe Nicoletti, responsabile dall’ufficio di igiene pubblica. Tempestiva l’interevento del sindaco, che tra l’altra è medico di valore. “Ho interessato – dichiara il primo cittadino – i quadri dirigenti dell’Asp affinché la preazione del tumore al colon per in prelievi venga fatta a Pietraperzia. Quindi ho chiesto con fermezza che i prelievi e la consegna del kit vengono fatti in paese; la mammografia può essere fatta i paese con mezzi itineranti debitamente attrezzato per l’esame”.
Sotto la presidente dell’Airc Ketty Palascino in passata una prevenzione a tappeto fu fatta a livello locale; allo furono circa 500 le donne che si sottoposero all’esame mammografico.
       Una prevenzione sul tumore in genere è stato avviata dalla presidente del CIF (Centro Italiano Femminile) Enza Di Gloria, che periodicamente organizza incontri informativi con la collaborazione del dottor Giuseppe Gangitano che è stato primario all’Umberto Primo di Enna.
       Emma  conclude: “Facciamo encomio all’Aspi per l’iniziativa di prevenzione, ma ora sollecitiamo che si favoriscano i cittadino, altrimenti una percentuale alta non farà l’esame sia per i disagi di andare a Piazza Armerina perché i collegamento dei pullman hanno molti limiti ed inoltre molti anziani hanno patologie che impediscono loro di viaggiare”.
Giuseppe Carà

PINO VIOLA PRESIDENTE A VITA. LUNGA VITA!



Pino Viola riconfermato presidente

IL CLUB JUVENTINO DI PINO VIOLA


 PINO VIOLA IN FAMIGLIA

PIETRAPERZIA. La Juventus Club Doc “Roberto Randazzo, Gaetano Scirea, Pino Zarba” ha chiuso l’anno con 103 tessere, nonostante che ancore fino al 31 dicembre possono essere fatti nuovi tesserati”. Presidente è stato confermato Pino Viola, che da 50 anni ha ricoperto la presidenza di tutti mi club Juventini. “Abbiamo rifondato il club – afferma Pino Viola – il chiave antropologica. Il nuovo club in deroga allo statuto nazionale del club ha come finalità di assistere le famiglie bisognosa, propagandare e praticare l’attività sportiva dilettantistico ed a tal fine partecipare a campionati; inoltre organizzare attività ricreative e culturali a favore di un miglior utilizzo del tempo libero; il club ha sede in piazza della Repubblica, 6.
       Il nuovo direttivo risulta cosi formato: Presidenti onorari: Antonietta Pennino Randazzo e Patrizia Di Perri Randazzo; Enza Candolfo Zarba.
Socio onorario il Placido Don Pino, per le spiccate e geniale doti giornalistiche e stimato ed indiscusso corrispondente de “La Sicilia” , prete di di grande talento culturale. Per il grande ruolo sociale sono soci onorari Rosaria Nicoletti ed il fratello Gabriele, dirigenti della San Michele – la Concordia di Caltanissetta e Pietraperzia.  Presidente Giuseppe Viola; vice presidenti  Giovani La Monica, Calogero Serio e Giovanni Pititto; segretari Franco Cigna e Luca Viola, che è il perno delle attività organizzative, mentre è vice segretario Daniele Quartararo; addetti alla contabilità Antonio Calogero Bevilacqua, Vincenzo Russo, Falzone Rosario. Revisori dei conti: Calogero Siciliano, Vincenzo Gatto, Rosario Rizzo, Salvatore Ferro, Vincenzo Rosario Marotta.
Cappellano monsignor Giovanni Bongiovanni. Membri del direttivo: Vito Pennino, Paolo Puleo, Daniele Cigna, Cosimo Bevilacqua, Salvatore D’Alessandro, Claudio Valverde, Calogero Giarrizzo, Vincenzo Emma, Rocco Cunsolo, Nicolò Raspa, Massimo Pititto e Danilo Marotta.
Gli addetti alla distribuzione: il presidente Giuseppe Viola, i vice presidenti Giovani La Monica, Calogero Serio e Giovanni Pititto; Salvatore Monteforte, Vincenzo Emma, Giovanni Bongiovanni, Antonia Pennino, Vincenza Candolfo, Francesco Cigna, Gatto Vincenzo, Calogero Siciliano e Salvatore D’Alessandro.
       Sono andati dal notaio per la fondazione del club: Pino Viola, Giovanni La Monica, Giovanni Pititto, Calogero Serio, Luca Viola, Francesco Cigna,  Daniele Quartararo, Antonio Bevilacqua, Vincenzo Gatto, Vincenzo Russo, Giovanni Bongiovanni, Cosimo Bevilacqua, Andrea e Daniele Cigna, Rocco Cunsolo, Salvatore D’Alessandro, Vincenzo Emma, Rosario Falzone,  Salvatore Ferro, Fabio Gentile, Calogero Giarrizzo, Marotta Vincenzo, Messina Filippo, Monteforte Giovanni,  Monteforte Vincenzo, Pititto Massimo, Puleo Paolo, Raspa Nicolò, Satta, Aniello, Siciliano Calogero, Valverde Claudio, Monteforte Salvatore, Di Perri Patrizia (moglie di Roberto Randazzo), Falzone Giovanna, Viola Vincenzo, Viola Massimiliano, Costa Lucia, D’Alessandro Valeria, Zarba Filippo, Candolfo Vincenza (moglie di Pino Zarba, Cilano Concetta, Viola Giuseppe,  Pennino Antonietta,  (Madre di Roberto Randazzo), Pititto Michele, Di Calogero,  Di Calogero Vincenzo, Randazzo Claudio, Sinopoli Francesco.
Giuseppe Carà

martedì 25 novembre 2014

CRITICHE DI ANTONIO BEVILACQUA ED I GRILLINI AL CONSIGLIO COMUNALIE PER LA TASI(TASSA SUI SERVIZI INDIVISIBILI)



Critiche dei grillini al consiglio comunale per la TASI

IL DOTTOR ANTONIO BEVILACQUA
AVANGUARDIA DEI GRILLINI

PIETRAPERZIA. “Tasi: quanti errori che costeranno cari a tutti noi; in arrivo la nuova tassa sulla casa”. Con questo aforisma i grillini hanno aperto il loro documento di critiche al consiglio comunale pietrino.
In una comunicazione a tutto il paese i grillino scrivono: “I cittadini più attenti ricorderanno che qualche tempo fa il Consiglio Comunale non ha deliberato sulla TASI (Tassa sui Servizi Indivisibili). Questa scelta di non votare, rivendicata dai consiglieri di opposizione (all’epoca già maggioranza in Consiglio), ha avuto diverse conseguenze: la prima delle quali è che si applica l’aliquota base dell’ 1 x l000 stabilita dalla legge. Tuttavia, se il lodevole obiettivo dei consiglieri di opposizione era quello di abbassare l’aliquota proposta dal gruppo Emma avrebbero fatto meglio a votare. Votando, infatti, si poteva stabilire l’attuale aliquota dell’1 x lOOO e addirittura la si poteva azzerare totalmente!”.
“Votando, inoltre, - continuano i grillini - si sarebbero evitate le seguenti conseguenze negative per i cittadini; infatti: 1) A causa della mancata votazione a dicembre dovremo pagare tutta la ‘TASI e non avremo la possibilità di dividere il pagamento in due diverse rate. 2) Inoltre la scadenza di questa tassa coinciderà con quella dell’IMU e quindi, cari
pietrini, oltre al danno la beffa di dover pagare tutto e subito. 3) Inoltre la TASI si pagherà senza agevolazioni che si potevano ottenere soltanto con la votazione del Consiglio Comunale”.
“Molto probabilmente – concludono i grillini -  nessun consigliere comunale al momento della mancata deliberazione immaginava le conseguenze di quella scelta. Tuttavia questa mancata conoscenza della normativa di legge la sentiranno gravemente i cittadini. Urge, infine, segnalare all’Ufficio Tributi la presenza di un errore nel regolamento TASI e precisamente all’art. 4.4 co. 5. Infatti in mancanza di deliberazione del consiglio comunale, l’occupante versa la TASI nella misura del 10 (e non del 30) per cento dell’ammontare complessivo della TASI”.
Giuseppe Carà