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giovedì 29 giugno 2017

Giornata pirandelliana alla Biblioteca Comunale


Giornata pirandelliana alla Biblioteca Comunale

LUIGI PIRANDELLO

PIETRAPERZIA.”Brillante partecipazione – afferma il sindaco Antonio Bevilacqua – ha avuto la celebrazione della   “Giornata  Pirandelliana” organizzata dalla Biblioteca Comunale tramite i due funzionari Antonio Caffo ed Angelo Genzone, sostenuti dal capo settore Vincenzo Tumminelli. Faro della serata è stata la relatrice Lucia Miccichè che ha presentato il pensiero e la poetica del grande drammaturgo di Girgenti. La celebrazione è scaturita dalla ricorrenza dei 150 anni della nascita; per la circostanza è stato presentato il manoscritto “Pensaci, Giacomino!”.

       Ha dato la presenza la soprintendenza ai beni culturali di Enna con l’architetto Luigi Maria Gattuso e la dottoressa Marcella Gianfranceschi che hanno presentato la preziosità del manoscritto emblematicamente espressione della filosofia di Pirandello che volle chiudere il cammino terreno facendosi cremare.

       La dottoressa Miccichè tra l’altro ha affermato: “Il manoscritto originale  “Pensaci Giacomino!”, che possediamo nella nostra Biblioteca, è un tesoro altissimo che contiene anche le correzioni, segnate a matita. È tradotto sia in italiano che in siciliano, perché il “Maestro” considerava il siciliano più da effetto. Il testo teatrale apparteneva a Giovanni Grasso attore catanese che donò il manoscritto al collega Giovanni Giarrizzo, nostro compaesano. Un voto e una promessa quella di Grasso, nei confronti del suo caro amico con cui si scambiarono diverse lettere”.

       “Il Nobel dato a Pirandello nel 1934 per “Il Fu Mattia Pascal” ed altre opere” - continua la dottoressa Lucia Miccichè in chiusura – sancisce la filosofia sempre attuale dello scrittore che vede nel palcoscenico del mondo, ognuno che recita la propria parte”.

       Inoltre uno dei maggiori esempi di questo pensiero è il romanzo “Uno, Nessuno e Centomila”: - “Uno” perché ogni persona crede di essere un individuo unico.

 -“Centomila” perché l'uomo possiede dietro la maschera, tante personalità.

- “Nessuno” perché, se l'uomo ha centomila personalità è come se non ne possedesse nessuna. Egli certamente non ha trovato il suo “Io”.

Giuseppe Carà