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martedì 6 giugno 2017

MENSOLONI PERICILANTI


Palazzo del governatore Pericolante. Presentato un progetto di consolidamento e di restauro
MENSOLONI FATISCENTI

PIETRAPERZIA. L’assessore ai lavori pubblici Michele La Placa ha presentato all’Unione Europea un progetto di un milione e 700 mila euro per recupero e restauro del Palazzo del Governatore, che in atto è transennato perché pericolante. Il progetto è stata predisposto dall’ufficio tecnico.  Infatti vi sono i mensoloni barocchi che danno segni di cedimento e potrebbero staccarsi da un momento all’altro con grave nocumento per i passanti. Il palazzo almeno da un ventennio fa parte delle opere pubbliche da ricuperare. Si ebbe un finanziamento di 800 mila euro dalla Regione,  ma la somma fu restituita per incapacità perché non si riuscì a racimolare la somma mancante.
“Il Palazzo del Governatore – scrive l’archeologo Sebastiano Salerno di Sicilia Antica” - sorge ai piedi della rupe del Castello Barresi e vanta origini antichissime. In esso si possono notare la facciata a sud e ad ovest, con una grandissima balconata d’angolo sorretta da mensoloni in pietra arenaria come i portali, con sculture antropomorfe e fogliami. Esso non aveva solo la funzione abitativa ma era anche luogo di potere e di governo, infatti in questo edificio sedevano il Capitano di Giustizia, il Governatore ed altri notabili, per curare gli interessi del popolo e del principe”.
       Il Palazzo sorge in Piazza Carmine, la sua struttura presenta una forma quadrata e robusti muri in pietra arenaria. Si possono, attualmente, ammirare le due facciate che presentano una pregevole balconata ad angolo con due affacci, sorrette da quindici mensole di squisita fattura, in pietra di Camitici. Il tutto risulta armonico, misurato e gradevole alla vista. Alla sommità della salita si apre una stretta viuzza che conduce alla porta d’ingresso del Castello Barresi. All’interno si trova un atrio con volte a crociera, Altri ambienti risultano rimaneggiati. Si conservano tuttavia resti di maiolica del XVII secolo dipinte a mano e un Portalino architravato in alabastro. Quest’importante reperto storico, purtroppo, verrà cancellato dalla memoria storica del paese se non si interviene opportunamente.
Giuseppe Carà