Visualizzazioni totali

giovedì 30 giugno 2011

DIALETTICA TRA L'UMANO ED IL DIVINO: MARIA E BRUNO, UNITI TRA CIELO E TERRA

Mio unico ed eterno amore

 
  
Maria e Bruno
 
[Maria+e+Bruno+Per+Sempre+Uniti_by+Miriam+Scalici.4.jpg]

In cielo ci sono Bruno e Gesù che aspettano Maria, e la vegliano dal cielo…
Maria è in basso e porge la mano sinistra verso Bruno, e la sua mano s'illumina perché doni tutta la sua luce verso il cielo, luce di Fede verso Dio e luce di Amore verso Bruno!
Dietro Maria c'è una scala ed è la scala che deve seguire nella sua vita e in cima c'è il suo angelo custode che la sostiene e le indica la via che deve seguire, infatti con la sua mano indica Bruno, perché in lui c'è Dio e in Dio c'è la Salvezza!
 

Cara Maria



chi ci precede nel cammino della vita, ci coinvolge in una maturazione di fede. I nostri cari che sono davanti al Trono dell’Altissimo sono “Angeli della Notte” che ci danno luce divina. Il rapporto tra noi ed i nostri cari non è una “corrispondenza di amorosi sensi”, bensì vivere la dimesione divina del corpo mistico, di cui Cristo Risorto è il capo. Pregare i nostri cari e serntirli uniti a noi;  diventano angeli che danno luce al nostro pellegrinaggio terreno. In modo diverso molti abbiamo vissuto questa prova certamente dura; abbiamo sofferto ma il Riosrto assieme ai nostri cari è vicino a noi.
Grazie Maria, che ci hai fatto riflettere sul passaggio della vita terrena.
Per noi si dovrebbe dire,  che dopo aver terminato il cammino terreno (come la Beata Vergine) siamo ricevuti nella gloria degli Angeli e dei Santi.
In unione mistica  un abraccio fraterno a segno di un cammino di fede che stiamo vivendo autenticamente   e che cerchiamo di portare ai cari fratelli.
Mi unisco ai tuoi figli, Francesco e Ferdinando,  che nel cammino della vita sono  accompagnati da tanta Madre.
Don Pino.

martedì 28 giugno 2011

FESTEGGIO 44 ANNI DI ORDINAZIONE SACERDOTALE 29 GIUGNO 2011

44 anni di ordinazione sacerdotale

Il 29 giugno del 1967
festa di San Pietro e San Paolo
  nella basilica cattedrale di Piazza Armerina venivo ordinato sacerdote dal vescovo monsignore Antonino Catarella. Assieme a me anche Don Pino Paci pure di Pietraperzia, Don Filippo Incardona di Enna e don Enzo Di Simone di Valguarnera.
Oggi come allora, con la grazie del Risorto. Sempre sacerdote, da insegnate di lettere, giornalista ed altro. Celebro questa mio anniversario di sacerdozio  come se fosso il mio primo giorno di ordinazione. Ringrazio il Signore che non mi fatto mancare le sue copiose grazie.
Sul mio curriculum scrive il cancelleire Mons. Filippo Ristagno:
Don Pino ha svolto la sua attività ministeriale a Pietraperzia e fu fondatore della Fuci (federazione, universitari cattolici italiani). La sua attività dominante è stato l’insegnamento: ha insegnato italiano e latino nei licei e poi materie letterarie nella scuola media. Da valente studioso vanta quattro titoli accademici: laurea in lettere, in scienze religiose, in filosofia e storia ed un diploma di laurea in vigilanza. Dopo i primi anni di sacerdozio trascorsi a Barrafranca, dove fu assistente delle ACLI, rientra a Pietraperzia ed è rettore della chiesa San Nicolò. La chiesa è stata restaurata e si presenta alquanto aggraziata. Nella chiesa di San Nicolò è nata una scuola di spiritualità contemplativa e ivi è sorto il gruppo di preghiera “Sacro Cuore” di cui egli è l’assistente spirituale.Inoltre fu fondatore del gruppo di preghiera di San Pio.
Nella predetta chiesa si svolgono parecchie iniziative pastorali. Don Pino è  corrispondente del “La Sicilia”ed ha pubblicata circa diecimila articoli. In atto è assistente ecclesiastico della sezione provinciale UCSI (Unione Cattolica Stampa Italiana). Svolge un servizio multimediali in sintonia ad altri gruppi e si hanno quindicimila fruitori. E’stato direttore di una testata giornalistica  televisione privata; ha diretto il periodico locale “Il Divin Maestro”.
Attualmente per le sue competenze psicologiche si occupa di anziani che hanno problemi di autostima o situazioni esistenziali di una certa gravità.  Il suo motto è “Una vita pro populo”.
Le Tesi di Laurea discusse sono
Le Istanze del neosintetismo in Mario Sturzo  per filosifia e storia.
Minucio Felice per lettere Moderne

domenica 26 giugno 2011

LA MADRE DI DIO - Madonna del Soccorso

LA MADONNA DEL SOCCORSO

 27 Giugno


 Madonna del Perpetuo Soccorso (1866) -- Saint Cyrille

Ave Maria, Madre di Dio
Ave Maria, Madre di Dio, venerato tesoro di tutto l'universo, luce che non si spegne, tu dalla quale è nato il sole e la giustizia, scettro della verità, tempio indistruttibile. Ave Maria, dimora di Colui che nessun luogo contiene, tu che hai fatto pulsare una spiga che mai morirà.

Attraverso te i pastori hanno reso grazia a Dio, attraverso te è benedetto, nel Vangelo, colui che viene nel nome del Signore. Attraverso te è glorificata la Trinità e la Croce viene adorata nell'universo intero. Per tua causa esultano i cieli e l'umanità decaduta è stata innalzata. Attraverso te il mondo ha finalmente conosciuto la Verità.

Grazie a te, su tutta la terra, sono state fondate le chiese e attraverso te il Figlio unico di Dio ha fatto risplendere la Sua luce su coloro che erano avvolti dalle tenebre, assisi all'ombra della morte. Grazie a te gli apostoli hanno potuto annunciare la salvezza alle nazioni. Come cantare degnamente la tua lode, Oh Madre di Dio, per la quale la terra trasale di allegria? 

San Cirillo Alessandrino (v.380-v.444)
Difensore del titolo di Maria "Théotokos" al Concilio d'Efeso (431)

sabato 25 giugno 2011

SEMINARIO SU MARIO STURZO. ANNO STURZIANO

  Anno sturziano. Seminario di talento


IL MAGNIFICO RETTORE
PASQUALE BELLANTE


MARIO STURZO IL VESCOVO FILOSOFO


PIAZZA ARMERINA. “L’Istituto Superiore di Scienze Religiose “Mario Sturzo” di Piazza Armerina, che ha valenza regionale -   afferma il magnifico rettore Pasquale Bellante - in occasione del 150° anniversario della nascita e del 70° dalla morte dell’illustre personaggio, a cui è titolato l’istituto, ha attivato un seminario di studio  per cercare di approfondire e presentare a livello scientifico la poliedrica figura del pensatore, del filosofo e del pastore in cura d’anime. Il nostro vescovo Michele Pennisi ha indetto l’Anno Sturziano e sono previste tante iniziative. Il  seminario si è svolto con un’incontro settimanale per quattro settimane ed ha raggiunto tutti gli studenti dei tre anni del nostro istituto. Ogni incontro è stato affidato  ad uno specialista della figura di Mons.  Mario Sturzo, che ha presentato le diverse angolature, la densa e complessa figura di Sturzo.  Le relazioni sono state curate dagli esperti: Pino Carà, Pasquale Buscemi, Luca Crapanzano e Giuseppe Rabita.
 Don Pino Carà  ha presentato l’impianto filosofico del pensiero sturziano e la proposta filosofica del neo -sintetismo.
       Don Pasquale Buscemi ha approfondito l’aspetto della formazione e dell’educazione che emerge dalle opere sturziane.
  Don  Luca Crapanzano ha presentato l’aspetto  antropologico e la poetica che Sturzo presenta in modo trasversale in tutte le sue opere.
La “voce”, che chiuso il  seminario don Giuseppe Rabita,  ha delineato l’ecclesiologia che soggiace alle Lettere Pastorali.
“Mario Sturzo nacque a Caltagirone il primo  novembre del 1861 e morì il 12 novembre del 1941; quindi ricorrerà nel prossimo novembre il centocinquantesimo anniversario dalla nascita e il settantesimo della morte. Fu nominato vescovo da Leone XIII il 22 giugno del 1903 e fu consacrato lo stesso anno il 19 luglio  e subito prese possesso della diocesi. Si distinse per la premura particolare al seminario diocesano; la cura dell'Azione Cattolica; l'impegno per far rifiorire la vita parrocchiale (degni di nota i Congressi); la predicazione instancabile e affascinante, specie i quaresimali; la fondazione degli Oblati di Maria, congregazione di sacerdoti uniti al vescovo con il voto di obbedienza; la profusione di mente e di cuore negli scritti pastorali (tra questi l'Angelo della famiglia e la rivista di autoformazione); la attenta e preparata celebrazione di quattro Sinodi. Seppe collegare il senso del soprannaturale, vissuto con intensità spirituale, con la ricerca sincera di dialogo culturale e filosofico del suo tempo”.
       Giuseppe Carà

LA PROFESSORESSA MARIANNA SPAGNOLO VA IN PENSIONE

 Singolare pensionamento di Marianna Spagnolo


BARRAFRANCA. Va in pensione con 40 anni di servizio l’insegnante di materie letterarie Marianna Spagnolo. Singolare la festa di pensionamento predisposta dalla “1L”, classe da lei avuta nel 1977 ad inizio carriera e la 1A di quest’anno classe di chiusura. A rimettere assieme i “cocci” è stata l’insegnante Gina Patti, dell’attuale scuola media che fu alunna della professoressa Marianna. In modo spontaneo è stata preparata una bellissima “Kermesse”, che ha visto gli adulti impegnati con il canto ed i ragazzi che si sono esibiti con la recitazione di brani poetici dedicata  a Marianna Spagnolo, che è stata un faro nella didattica del Verga e che ha visto i genitori fare a gara perché i loro figli fossero suoi alunni.

Alla fine dell’anno - dichiara Marianna Spagnolo -  dovevamo incontrarci con gli alunni per vedere insieme il video con le foto di un anno di scuola e la distribuzione del giornalino di classe: “La IA si racconta”. Con grande sorpresa ho trovato anche gli alunni che ebbi nel mio primo anno d’insegnamento; inoltre sono stati presenti tutti gli alunni e i genitori della IA. La prof.ssa Gina Patti, insegnante della scuola media ed alunna della mia prima classe, ha avvisato i compagni ed a passa parola sono arrivati tutti.

I piccoli (IA di quest’anno) preparati delle mamme rappresentanti del consiglio di classe, Silvia Patti, Rosetta Barbagallo e Assunta Stelletta, hanno rappresentato una scenetta di loro invenzione.

I Grandi (1L del 1977/78) hanno cantato delle parodie, preparate dalla prof. Marianna Salvaggio. Durante la festa sono

arrivati diversi gruppi di alunni dei vari anni d’insegnamento, in particolare degli ultimi sei anni di scuola. Regali, pizze, torte,

recite, canti ci hanno trattenuto fino a tarda sera,  con l’arrivo di altri docenti (che man mano finivano gli scrutini) e della preside Brigida Lombardi. La festa è riuscita bene: c’è stata tanta allegria, ma aleggiava in tutti anche una certa tristezza, perché dobbiamo lasciarci, cioè quella del distacco”.

Don Pino Carà

venerdì 24 giugno 2011

L'AFORISMA DI NICOLETTI NONNA - 26 GIUGNO 2011

QUID MAGIS EST DURUM SAXUM? QUID MOLLIUS UNDA?

DURA TAMEN MOLLI SAXA CAVANTUR AQUA “ 

(Ovidio) 

CHE COSA C'E' DI PIU' DURO DEL SASSO? CHE COSA C'E' DI PIU' MOLLE DELL' ONDA? E TUTTAVIA I DURI SASSI SONO SCAVATI DALLA MOLLE ACQUA. 

§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§ 

NEL RISORTO UN DECISO CAMMINO VERSO IL DIVINO

DON PINO

L’ANTROPOLOGA NICOLETTA NONNA 

Ovidio nacque nel 43 a.C. da famiglia di rango equestre e, giovanissimo, si recò a Roma ove frequentò le migliori scuole di eloquenza e di retorica. Abbandonò presto gli studi per dedicarsi

alla poesia, sorretto da uno straordinaria facilità a comporre versi. Fece parte del Circolo di Messalla e divenne il poeta alla moda, cantore di una società che, dopo essere uscita dall’incubo dalle guerre civili, assaporava i frutti della pace abbandonandosi al lusso

in palese contraddizione con i programmi di restaurazione morale

che costituivano uno dei punti fondamentali del programma di Augusto. Ovidio diede a questa società il prodotto letterario che ne rispecchiava fedelmente i modelli di comportamento e per questo riscosse un successo immediato e strepitoso.

La sapienza espressa da Ovidio in questo aforisma trova riscontro anche nel proverbio latino : “ Gutta cavat lapidem”, ossia la goccia perfora la roccia.

Ciò significa letteralmente che la goccia d' acqua, con un continuo stillicidio, scalfisce anche la pietra.

Vale come esortazione pedagogica per ricordare che, con una ferrea volontà, si possono conseguire obiettivi altrimenti impossibili. Occorrono pazienza, costanza, perseveranza, avere ben chiaro l'obiettivo da raggiungere e non demordere. Continuità, regolarità

ed inalterabilità sono gli aspetti salienti della personalità di un individuo che gli consentono di realizzare mete, all' apparenza, inattuabili.

Una determinazione rigorosa ed inflessibile, senza esitazione, permette di conseguire il fine.

La costanza é la virtù dei forti, come sosteneva Vittorio Alfieri.

Tale principio si può applicare, secondo una chiave di lettura

religiosa, al nostro itinerario spirituale che ha come meta il raggiungimento del Regno dei Cieli e l'unione con Dio.

Il cammino é irto di ostacoli e disseminato di prove, sofferenze, dolori, nel corpo e nello spirito, tentazioni del male. Non bisogna essere assaliti dai dubbi ed allontanarsi dalla retta via. Anzi noi cristiani dobbiamo vivere ogni giorno proiettati nel futuro, nel conseguimento del nostro obiettivo.

Ciò non é facile, bisogna fidarsi perdutamente del Maestro e della

Sua Parola, altrimenti la sequela manca di convinzione e la fedeltà diviene incerta.

Quindi applichiamo al nostro “modus vivendi” costanza e perseveranza. 

Nicoletta Nonna

giovedì 23 giugno 2011

Annunzio di Consiglio Comunale


 consiglio comunale
 PIETRAPERZIA. La presidente del consiglio comunale Rosa Maria Giusa ha convocato la grande assise cittadina per aggi alle 18,30 nella sala di pertinenza; si tratta di una seduta ordinaria il cui punto forte dell’ordine del giorno è  il conto consuntivo del 2010 e che è anche una verifica della tenuta della maggioranza; infatti in itinere questa amministrazione  ha perduto un pezzo forte che è il vice sindaco Maria Antonietta Pititto. Dopo la revoca fatta dal sindaco oggi il consiglio potrebbe entrare nel merito di tale decisione e vederne gli effetti. La carica di vice sindaco è ancora scoperta nonostante i tanti appetiti di auto candidatura. Il sindaco Emma nella sua gestione sta dimostrando di essere un “decisionista” pur facendo tesoro della sapienza dei suoi collaboratori.
“La mia sindacatura – afferma Enzo Emma – vuole essere quella della svolta. Ho accettato questo servizio perché ho voluto concorrere in prima persona alla rinascita del paese. Non nego il dialogo a nessuno, ma i problema devono avere una risposte immediata e quindi la macchina amministrativa deve essere efficiente. Sono convinto di farcela, perché ho tre capi settore preparati ed hanno con me un dialogo franco e propositivo; anche gli assessori sono entrati nella logica di un  progetto operativo ed attivo”.
I punti all’ordine del giorno predisposto dalla presidente Giusa sono: 1) Nomina scrutatori. 2) Lettura ed approvazione verbale seduta precedente. 3) Esame ed approvazione rendiconto di gestione per l’anno 2010 e relativi documenti allegati. 4) Ricognizione delle società partecipate dal Comune Pietraperzia ed associazioni. 5) Approvazione “Regolamento dei Servizi Cimiteriali”  adeguato alle nome del D.P,R  numero 285 del 10.09.1990. 6) Approvazione regolamento per la microimprenditoria. 7) Comunicazioni del Presidente.
Don Pino Carà

martedì 21 giugno 2011

PRIMO PREMIO LETTERARIO TOTUCCIO INGALA

Premio letterario  Totò Ingala


 GLI ALUNNI PREMIATI

BARRAFRANCA. Serata di premiazione  per gli alunni vincitori del concorso artistico - letterario del primo memorial "Totò Ingala" nella sede dell'Associazione
“Italia Giovani”. Numerosi i presenti: le famiglie Ingala, i premiati con le rispettive famiglie, il vicesindaco Ernesta Di Vita e l'assessore alla pubblica Istruzione Stella Arena, la commissione esaminatrice e poi i soci dell'associazione.

Toccanti gli interventi a ricordare la figura dell'insegnante Totò Ingala; soprattutto il ricordo dei colleghi membri della commissione. Una serata di festa per gli alunni che hanno partecipato al concorso ma anche un momento per riflettere sui valori da dare ai i giovani.

Il presidente Alessandro Pinnisi ha ringraziato tutti  per la riuscita della manifestazione ed in modo particolare la famiglia Ingala che ha dedicato al proprio congiunto un concorso di tanto spessore; un grazie è andato all'amministrazione comunale che ha donato le targhe per la premiazione dei vincitori delle tre categorie in cui era organizzato il concorso.

Durante la serata sono stati letti i temi dei primi tre classificati e poi la premiazione con le targhe e i premi. Un vanto va all'associazione “Italia Giovani” che ha organizzato l’iniziativa. Infine la famiglia Ingala ha voluto ringraziare la commissione esaminatrice per l'impegno e la dedizione profusa con la consegna di  targhe ricordo.

I premiati sono per il concorso artistico riservato alla scuola
elementare: 1) Ersilia La Quatra I C Leonardo Sciascia; 2) Giulia Giuliana I C Leonardo Sciascia; 3) Aurora Petitto I C Leonardo Sciascia.

Concorso letterario riservato alla scuola elementare: 1) Desirèe Bevilacqua V C plesso Europa; 2) Josè Aquila V C San Giovanni Bosco; 3) Angela Blondi V B Plesso Europa.

Concorso letterario riservato alla scuola media: 1) Melissa Gagliano III A scuola media G Verga Don Milani; 2) Adriana Savoia I E scuola media G. Verga Don Milani
3) Giulia Di Dio II G scuola media G. Verga Don Milani.

La commissione esaminatrice è stata composta da Giuseppe Giunta Giuseppe, Luigi Faraci, Jole Virone, Lillo Costa, Angela Ingala, Marlene Tambè e il presidente
dell’associazione Alessandro Pinnisi.

Don Pino Carà

domenica 19 giugno 2011

PER COSTRUIRE UN MONDO MIGLIORE

Togli prima la trave dal tuo occhio


 1) Non giudicate, per non essere giudicati;
 2) perché con il giudizio con il quale giudicate
sarete giudicati voi e con la misura con la quale misurate sarà misurato a voi.
 3) Perchéguardi la pagliuzza che è nell'occhio del tuo fratello, e non ti accorgi della trave che è nel
tuo occhio?
 4) C come dirai al tuo fratello: «Lascia che tolga la pagliuzza dal tuo occhio», mentre nel tuo occhio c'è la trave?
 5) Ipocrita! Togli prima la trave dal tuo occhio e allora ci vedrai bene per togliere la pagliuzza dall'occhio del tuo fratello.

L'imperativo "

Non giudicate, per non essere giudicati da Dio" suona come un principio assoluto. Solo Dio può
decidere del destino di ogni uomo. Anche la doverosa correzione fraterna può essere fatta solo nella consapevolezza del proprio peccato.
Per natura siamo più portati a giudicare i difetti degli altri che a correggere i nostri.
Dio pronuncerà su di noi lo stesso giudizio che noi pronunceremo sul prossimo e ci misurerà con la stessa misura con cui noi misuriamo gli altri.
Il rigore e lo zelo sono spesso il contrario della compassione e della misericordia, che sono le virtù tipiche del cristiano, e quindi possono essere manifestazioni di mancanza d'amore ed espressioni di cattiveria. La psicologia ci insegna che i difetti altrui che più ci irritano sono normalmente proprio i nostri difetti che
detestiamo negli altri invece che in noi stessi.
Il fariseo ipocrita che sale al tempio a pregare non solo si vanta di essere pio e osservante, ma si sente in doveredi disprezzare tutti gli altri uomini che egli giudica ladri, ingiusti e adulteri (Lc 18,9-14).
Nessuno deve giudicare l'altro, perché deve ritenerlo superiore a sé (Fil 2,3).
 Il giudizio appartiene solo al
Signore perché a lui appartengono tutti gli uomini. L'apostolo Paolo ha scritto:
 "Chi sei tu per giudicare un servo che
non è tuo?
Stia in piedi o cada, ciò riguarda il suo padrone; ma starà in piedi, perché il Signore ha il potere di farcelo stare" (Rm 14,4).

Padre Lino Pedron