Una svolta al
cimitero
Messa al
mausoleo
del
Carabiniere Gaspere Farulla
EROE DELLA
PATRIA
PIETRAPERZIA
“Abbiamo una svolta alla realtà cimiteriale”, quest’aforisma è stato definito
dal sindaco Enzo Emma, che ha comunicato gli interventi dell’amministrazione. Il
trinomio della svolta di Enzo Emma: Concessione di 24 suoli cimiteriali per la
costruzione di nuove tombe; allargamento del cimitero e la costruzione di 300
loculi comunali. Inoltre vi sono stati interventi sulla pulizia dei viali e
quindi l’assunzione di un necroforo per tre anno, affidandolo a pubblico
concorso il cui vincitore è stato Vincenzo Russo, lavoratore di grande
pregio.
Per
l’ampliamento del cimitero già è stata disposta la delibera dell’ufficio tecnico
ed il Genio Civile ha dato il parere positivo. I 300 loculi comunali
consentiranno agli indigenti di evitare lo strozzinaggio della vendita
clandestina dei posti. Il nullaosta edilizio è stato dato per la costruzione di
24 nuove tombe ai seguenti cittadini: Filippo Di Romana, Salvatore Di Calogero,
Lucia Nicoletti, Laura e Rosa Castiglione, Francesco Lipani, Stella Tragno,
Maria Carmela Nicoletti, Giovanni Santagati, Filippa Costa, Filippa Toscano,
Filipponeri Toscano, Daniele Capizzi, Salvatore Cortese, Giuseppe Cagno,
Giuseppa Di Forte, Luciano Similia, Lucia Bonaffini, Calogero Siciliano,
Giovanni Marotta, Antonino Siciliano, Benedetto Vassallo, Caterina Bennati,
Gaspare Tortorici, Vincenzo Pisano e Filippo Emma.
Per
disposizione del sindaco il cimitero resta aperto nei giorni festivi e nei
giorni feriali si consente che gli edili possano lavorare a tempo pieno. Custode
del cimitero è Franco Tortorici che con il suo prestigio e disponibilità appiana
quelle che sono gli inghippi dei cittadini. “Per il cimitero di Pietraperzia –
conclude il primo cittadino Enzo Emma - si può parlare di una svolta epocale,
specie per l’ordine e la pulizia; gli esterni quando vengono a visitare i loro
cari, non devono avere il disgusto dell’abandono che hanno caratterizzato
momenti storici del passato. Il cittadino ha dignità e bisogna rispettarla; noi
siamo al palazzo di città per servire i cittadini. Sto lavorando affinché le
inceppature della macchine burocratica vengano rimosse”.
Don Pino
Carà