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domenica 5 giugno 2011

INTERVENTI RADICALI AL CIMITERO

venerdì 1 aprile 2011 
Una svolta al cimitero
 
 
Messa al mausoleo
del Carabiniere Gaspere Farulla
EROE DELLA PATRIA
 
PIETRAPERZIA “Abbiamo una svolta alla realtà cimiteriale”, quest’aforisma è stato definito dal sindaco Enzo Emma, che ha comunicato gli interventi dell’amministrazione. Il trinomio della svolta di Enzo Emma: Concessione di 24 suoli cimiteriali per la costruzione di nuove tombe; allargamento del cimitero e la costruzione di 300 loculi comunali. Inoltre vi sono stati interventi sulla pulizia dei viali e quindi l’assunzione di un necroforo per tre anno, affidandolo a pubblico concorso il cui vincitore è stato Vincenzo Russo, lavoratore di grande pregio.
Per l’ampliamento del cimitero già è stata disposta la delibera dell’ufficio tecnico ed il Genio Civile ha dato il parere positivo. I 300 loculi comunali consentiranno agli indigenti di evitare lo strozzinaggio della vendita clandestina dei posti. Il nullaosta edilizio è stato dato per la costruzione di 24 nuove tombe ai seguenti cittadini: Filippo Di Romana, Salvatore Di Calogero, Lucia Nicoletti, Laura e Rosa Castiglione, Francesco Lipani, Stella Tragno, Maria Carmela Nicoletti, Giovanni Santagati, Filippa Costa, Filippa Toscano, Filipponeri Toscano, Daniele Capizzi, Salvatore Cortese, Giuseppe Cagno, Giuseppa Di Forte, Luciano Similia, Lucia Bonaffini, Calogero Siciliano, Giovanni Marotta, Antonino Siciliano, Benedetto Vassallo, Caterina Bennati, Gaspare Tortorici, Vincenzo Pisano e Filippo Emma.
Per disposizione del sindaco il cimitero resta aperto nei giorni festivi e nei giorni feriali si consente che gli edili possano lavorare a tempo pieno. Custode del cimitero è Franco Tortorici che con il suo prestigio e disponibilità appiana quelle che sono gli inghippi dei cittadini. “Per il cimitero di Pietraperzia – conclude il primo cittadino Enzo Emma - si può parlare di una svolta epocale, specie per l’ordine e la pulizia; gli esterni quando vengono a visitare i loro cari, non devono avere il disgusto dell’abandono che hanno caratterizzato momenti storici del passato. Il cittadino ha dignità e bisogna rispettarla; noi siamo al palazzo di città per servire i cittadini. Sto lavorando affinché le inceppature della macchine burocratica vengano rimosse”.
Don Pino Carà