Al mausoleo di Gaspere
Farulla
Commemorazione dei fedeli defunti nel bicentenario
dell’arma dei carabinieri
CORONA AL CARABINIERE
PARATA
SANTA MESSA
iPIETRAPERZIA. Anche quest’anno la commemorazione dei fedeli defunti al cimitero
comunale ha avuto il momento più alto al mausoleo del carabiniere Gaspere Farulla.
Il tenete colonnello Paolo Puntel di Enna ha contestualizzato la commemorazione Farulla
nel contesto del bicentenario dell’arma dei carabinieri. Con le “Regie Patenti”
del 13 luglio 1814,
integrate con altre emanate il 15 ottobre 1816, il Re di Sardegna
Vittorio Emanuele I di Savoia
istituì i carabinieri reali: un corpo armato che, sul
modello della gendarmeria francese,
aveva compiti sia civili (ordine pubblico e polizia giudiziaria) che militari (difesa della
Patria e polizia militare).
Il carabiniere Gaspare Farulla è deceduto in
un conflitto a fuoco contro due malviventi nelle terre di Crotone; infatti mentre che stavano per essere catturati, uno
dei banditi fece fuoco sulle forze dell’ordine e colpì il carabiniere Farulla,
che in un sussulto di residuo di forza, reagisce ed uccide il malavitoso. Il
fatto avviene il quattro luglio del 1963 ed il giovane carabiniere aveva l’età
di 31 anni. La motivazione scritta sulla medaglia d’argento dal ministro della
difesa Giulio Andreotti è: “fulgido esempio di coraggio ed attaccamento al
dovere spinto all’estremo sacrificio”.
All’eroe è stata titolata la
stazione dei carabiniere ed una strada del paese.
Il
cerimoniale seguito è stato quello solenne militare con due carabinieri in
grande uniforme: Salatore Farina ed Enrico Gagliano. Gran maestro di cerimonia
è stato il maresciallo capo Giuseppe Castrovillari, collaborato Nunzio Agnello
e Salvatore Aleo. Presente il comandante della compagnia di Piazza Armerina capitano
Rosario Scotto di Carlo.
Per
gli inni storici ha dato la presenza il maestro Salvatore Bonaffini e la sua
banda musicale.
Presente
il gonfalone del comune, il sindaco Vincenzo Emma in fascia tricolore, la
presidente del consiglio Rosa Maria Giusa, gli assessori Giusy Rindone e
Salvatore Calì; la comandante della polizia municipale Giovanna Di Gregorio, con
il manipolo Gino Stringi, Giovanni Falzone, Liborio Miccichè e Lillo Russo, il procuratore dello stato Giuseppe Laspina.
Il
cursus honorum di Gaspere Farulla è stato presentato dal brigadiere capo
Salvatore Giordano, che con questo
chiude la sua carriera militare. Una marea di gente ha fatta corona alla
celebrazione.
Il
rito liturgico è stato presieduto dal parroco monsignor Giovanni Bongiovanni,
che ha lanciato il messaggio di ascoltare quanto viene comunicato dai fedeli
defunti, affinché la comunità pietrini trovi una dimensione antropologica più
umana dove ogni persona venga rispettata nella sua dignità. Alla fine della
messa è stata recitata la preghiera alla Virgo Fidelis che con il papa Pio XII è
stata nominata patrona dei carabinieri.
Nella
giornata di sabato e domenica al cimitero sono state celebrate cinque messe in
suffragio dei defunti. Date le giornata festive e un bel sole di autunno sono
rientrati molti paesani residente fuori.
Giuseppe
Carà