Celebrate solennemente la giornata dell'Unità
nazionale e quella delle forze armate in
ricordo del 4 novembre 1918, celebrandosi l'anniversario della fine della prima guerra mondiale
per l'Italia
LE NUMEROSE PRESENZE
PIETRAPERZIA. Sta mattina su iniziativa consolidata della
“Società Combattenti e Reduci” si è celebrata la giornata dell'Unità nazionale
e quella delle forze armate in ricordo
del 4 novembre 1918, celebrandosi l'anniversario della fine della prima guerra mondiale
per l'Italia. Lo storico e valoroso sodalizio è stato
rappresentato da Salvatore Mastrosimone, Filippo Miraglia, Michele Miraglia e
Filippo Vitale.
La
cerimonia si è svolta al parco della Rimembranza davanti la villa comunale dove
sono incisi i seicento nomi dei caduti per la patria durante la prima guerra
mondiale.
Il
corposo corteo è partito da piazza Padre Pio alle ore 10. Precedeva la corona
per i caduti predisposta dai "Combattenti " e portata da Salvatore Mastrosimone e Filippo
Vitale; mentre la bandiera nazionale è stata portata dal socio Filippo Miraglia.
Seguiva l’assessore Catena Scivoli in fascia tricolore in rappresentanza del
sindaco Vincenzo Emma; il dirigente scolastico Arcangelo Amoroso e le terze
classi della scuola media con i loro insegnanti. In grande parata per la polizia
municipale il tenente colonnello Gino Stringi ed il maresciallo Maggiore
Giovanni Falzone.
Un
discorso commemorativo di spessore è stato fatto dal professor Salvatore
Mastrosimone. L’assessore Tina Scivoli ha ricordati i soldati del Sacrario di
Redipuglia ed il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano che depone la corona
all’altare della Patria. Infine la signora Scivoli ha ribadito gli apporti che
ogni cittadino deve dare per il consolidamento mondiale della pace. Urge
fondare un nuovo mondo dove tutti i popoli si sentano fratelli.
Invece
il maresciallo Giuseppe Giuliana ha trattato gli aspetti storici relativi alla
riconquistata pace nel 1918 e lanciato un messaggio agli alunni affinché
abbiano in gran rispetto questi cimeli che esprimo la storia dal nostro Paese.
La
toccante cerimonia si è conclusa con l’esibizione dell’inno nazionale “Fratelli
di Italia”. Subito dopo il corteo in religioso silenzio si è sciolta a ricordo di
una grande giornata storica.
Giuseppe Carà