INAUGURAZIONE
IETRAPERZIA. Con La presenza del
sindaco Antonio Bevilacqua si è aperta una scuola di ballo “GS Dance”. La
nostra presenza ha una funzione didattica; infatti vogliamo portare il ballo a
scuola come formazione ritmica. “Certamente il ballo – afferma il sindaco - ha
una funzione educativa; speriamo di aprire alcune sezioni”.
La
sede è in viale Marconi, 85 B, di fronte alla villa comunale “Parco della Rimembranza”,
che appartiene alla parrocchia Santa Maria. Il nastro è stato tagliato dai
maestri di ballo Debora Macaluso e Davide Famagalli. La scuola di Giada
“GS Dance” è stata aperta con la collaborazione di Debora Macaluso della scuola
di ballo di Caltanissetta “D&D”. Dopo la benedizione e il taglio del
nastro, Giada si è esibita nel ballo “Maternity” dedicato alle donne in
gravidanza e in altri saggi di ballo con notevole maestria. Subito dopo si sono
esibiti i ballerini Serena Salvato di Sciacca e Stefano Coniglio di Enna ,
Alessia Frangiamone e Salvatore Lauricella di Canicatti. All’ingresso dei
locali fa bella mostra di sé un grande orologio da parete quasi a scandire il
tempo. Tra i numerosi presenti i genitori di Giada, Maria Grazia Bonelli e
Luigi Spagnuolo, suo fratello maggiore Vincenzo e il ragazzo di Giada, Rosario
Similia. Giada, visibilmente emozionata, spiega ai presenti i numerosi aspetti
della nuova scuola di danza ed illustra i programmi.
Abbiamo chiesto a Giada: Cosa ti ha spinto ad
aprire questa scuola di ballo? -“La mia passione per la danza fin da
quando ero piccola”. Ci parli un poco di te? “Fin dalla più tenera età ho
cominciato a frequentare una scuola di ballo qui a Pietraperzia.
Successivamente ho cominciato a prendere lezioni di ballo nella scuola di danza
“D&D” di Caltanissetta in danze contemporanee. Ho partecipato a molte gare
e a diversi concorsi e frequentato degli stages ed ho vinto anche una borsa di
studio. In autunno partirò per andare a Bruxelles all’Accademia più importante
d’Europa”.
-Quali sono le prospettive di
questa scuola e quali danze “tratterete”? -“Ci saranno danza contemporanea, la danza
moderna, quella di gruppo, zumba, caraibica, latino americane, e danza
classica, un po’ di tutto”. Giada, cosa ti senti di dire a chi volesse
intraprendere questo nuovo cammino? -“Io
li aspetto con tutto il cuore ed auguro che si possano permettere quello che i
miei insegnanti hanno permesso a me. Certamente speriamo che la scuola si apra
a questa iniziativa.
Giuseppe Carà