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mercoledì 11 settembre 2019

Non sempre noi preghiamo veramente a Dio


 Non sempre noi preghiamo veramente a Dio


 L'EUCARISTIA
 Non sempre noi vediamo gli effetti della preghiera privata, che riguarda le nostre necessità individuali, sia perché non sempre noi preghiamo gridando veramente a Dio, e sia perché Egli tante volte per infinita bontà, ci ascolta in ordine ai nostri eterni interessi. Tante volte Dio ci ascolta subito e noi non ce ne accorgiamo, perché la sua grazia è come una semente che è posta subito nel terreno, ma ha bisogno di tempo per sbocciare. Certe grazie noi le domandiamo a scapito dei nostri veri interessi; Dio ci ascolta subito, ma siccome ci nuocerebbe se appagasse i nostri desideri, ci manda delle grazie tanto lontane dalle nostre vedute, che noi non le riconosciamo, e crediamo che Egli non ci abbia esauditi. Certe grazie noi le domandiamo per i meriti di Gesù Cristo e non ci sembra di averle; insistiamo e le domandiamo per intercessione di Maria, e non ci sentiamo esauditi; ricorriamo ad un Santo, per es. a S. Antonio di Padova, ed abbiamo la grazia. Noi crediamo che solo il Santo ci abbia ascoltati, ma in realtà ci ha risposto Gesù, ci ha risposto Maria prima del Santo. Quella grazia, come un fiore celeste, fu seminata da Gesù, fu coltivata da Maria, fu colta dal Santo. La preghiera fatta a S. Antonio fu come l'ultimo raggio di sole che fece sbocciare vivo e profumato il fiore, ed il Signore che vuole onorare i suoi Santi, ce lo ha fatto consegnare per così dire da S. Antonio.
(Padre Dolindo – Servo di Dio)