Inaugurato monumento alla generosità dei donatori Avis
PIETRAPERZIA. “Il Comune
di Pietraperzia e l’Avis a ringraziamento della generosità dei donatori”,
questa è la dedica scritta nel piedistallo del monumento inaugurato all’inizia
del viale dell’Unità di Italia. L’Avis quest’anno festeggia i 20 anni di vita e
la sezione è titolata a Francesco Tabbaro, venuto meno in un incidente stradale
e che tutti i suoi organi sono stati utilizzati per trapianti.
La colonna sonora alla solenne cerimonia è stata fornita dal complesso
pietrino di Michele Candolfo. Presenti il sindaco Vincenzo Emma in fascia
tricolore ed il gonfalone del comune. Presente una marea di gente e tra questi
i 400 soci dell’Avis. La rappresentanza istituzionale dell’Avis locale era
formata dal presidente Luigi Sardo e dall’amministratore delegato Pino
Bongiovanni. Presenti, inoltre, rappresentati delle sezioni Avis di Sicilia,
tra cui Monreale. Presenti i vertici regionali dell’Avis Domenico Alfonso,
Gaetano Bernunzo e Massimo Licenziato. Hanno fatto corona al sindaco Emma, il
presidente del consiglio Maria Rosa Giusa, la giunta ed i consiglieri comunali;
il luogotenente Pasquale Tumminaro, il comandante della polizia municipale
Giovanna Di Gregorio. L’atto liturgico è stato coordinato da don Giovanni
Bongiovanni, che ha celebrato una liturgia eucaristica prima della cerimonia inaugurativa.
L’aforisma coniato per la
circostanza è “Il sangue: un diritto riceverlo ed un dovere darlo; dai una mano
a chi soffre”. Il monumento è stato realizzato dal professor Sebastiano Aiello,
mentre il basamento dalla ditta Cocuzza, entrambi di Grammichele. I disegni commissionati dall’Avis locale sono
stati fatti dall’artista pietrino di talento Enzo Spampinato.
“Con l’inaugurazione di
questo monumento -dichiara il sindaco Vincenzo Emma – abbiamo voluto dare un
input al nostro paese nel campo della solidarietà. Questo valore spesso disatteso dagli egoismi
umani ha bisogno di rinverdire. L’Avis in questo ventennio ha tenuto alta la
fiaccala della solidarietà raggiungendo
circa settemila donazioni. Noi vogliamo che la solidarietà sia una
mentalità acquisita nella nostra realtà sociale, per costruire una sinergia di
bontà e generosità”.
Giuseppe Carà