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mercoledì 31 agosto 2011

IL PRIMO CITTADINO INAUGURA MOMUMENTO FILANTROPO AL DONATORE A CONTO AVIS DI LUIGI SARDO


Inaugurato monumento alla generosità dei donatori Avis
PIETRAPERZIA. “Il Comune di Pietraperzia e l’Avis a ringraziamento della generosità dei donatori”, questa è la dedica scritta nel piedistallo del monumento inaugurato all’inizia del viale dell’Unità di Italia. L’Avis quest’anno festeggia i 20 anni di vita e la sezione è titolata a Francesco Tabbaro, venuto meno in un incidente stradale e che tutti i suoi organi sono stati utilizzati per  trapianti.  La colonna sonora alla solenne cerimonia è stata fornita dal complesso pietrino di Michele Candolfo. Presenti il sindaco Vincenzo Emma in fascia tricolore ed il gonfalone del comune. Presente una marea di gente e tra questi i 400 soci dell’Avis. La rappresentanza istituzionale dell’Avis locale era formata dal presidente Luigi Sardo e dall’amministratore delegato Pino Bongiovanni. Presenti, inoltre, rappresentati delle sezioni Avis di Sicilia, tra cui Monreale. Presenti i vertici regionali dell’Avis Domenico Alfonso, Gaetano Bernunzo e Massimo Licenziato. Hanno fatto corona al sindaco Emma, il presidente del consiglio Maria Rosa Giusa, la giunta ed i consiglieri comunali; il luogotenente Pasquale Tumminaro, il comandante della polizia municipale Giovanna Di Gregorio. L’atto liturgico è stato coordinato da don Giovanni Bongiovanni, che ha celebrato una liturgia eucaristica prima  della cerimonia inaugurativa.

L’aforisma coniato per la circostanza è “Il sangue: un diritto riceverlo ed un dovere darlo; dai una mano a chi soffre”. Il monumento è stato realizzato dal professor Sebastiano Aiello, mentre il basamento dalla ditta Cocuzza, entrambi di Grammichele.  I disegni commissionati dall’Avis locale sono stati fatti dall’artista pietrino di talento Enzo Spampinato.

“Con l’inaugurazione di questo monumento -dichiara il sindaco Vincenzo Emma – abbiamo voluto dare un input al nostro paese nel campo della solidarietà.  Questo valore spesso disatteso dagli egoismi umani ha bisogno di rinverdire. L’Avis in questo ventennio ha tenuto alta la fiaccala della solidarietà raggiungendo  circa settemila donazioni. Noi vogliamo che la solidarietà sia una mentalità acquisita nella nostra realtà sociale, per costruire una sinergia di bontà e generosità”.

Giuseppe Carà