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venerdì 5 agosto 2011

LA MEWSLETTER DI ELIO GALVAGNO


Cari amici,
parto da tre vicende molto diverse tra loro, che suscitano tuttavia gli stessi sentimenti di inquietudine ed insicurezza, le stesse domande su dove stia andando il mondo e su come esso stia cambiando.
Mi riferisco all'atroce strage di ragazze e ragazzi in Norvegia, all'ennesima morte di un soldato italiano in Afghanistan, al rischio di default degli Stati Uniti scongiurato in extremis.
Fatti che dimostrano, ancora una volta, come sia urgente definire una proposta all'altezza delle nuove sfide, per invertire una deriva preoccupante e pericolosa.
Contro il razzismo e la violenza, per società aperte e multiculturali; contro il mercato senza regole, per un'economia che valorizzi la crescita reale, l'ambiente, il lavoro.
Mi vengono in mente le parole di Benedetto XVI, scritte nell'enciclica Caritas in Veritate:
"Non è la ricchezza che produce ricchezza, ma il lavoro".
Ecco, io credo che si debba ripartire da lì.
Deve essere questa la priorità assoluta della Politica a tutti i livelli, per arginare gli effetti drammatici di una crisi senza precedenti. E questo vale soprattutto in Sicilia, dove il tasso di disoccupazione o, peggio, di inoccupazione è tra i più alti del Paese, e dove continua a crescere il numero delle famiglie sotto la soglia di povertà.
E' con quest'urgenza, che avverto come pressante e per la quale va spesa ogni possibile energia e risorsa, che vi saluto per la pausa estiva, augurandovi di trascorrere questi giorni serenamente ed insieme ai vostri cari.
Arrivederci a settembre.
Elio Galvagno