Cari
amici,
parto
da tre vicende molto diverse tra loro, che suscitano tuttavia gli stessi
sentimenti di inquietudine ed insicurezza, le stesse domande su dove stia
andando il mondo e su come esso stia cambiando.
Mi
riferisco all'atroce strage di ragazze e ragazzi in Norvegia, all'ennesima
morte di un soldato italiano in Afghanistan, al rischio di default degli Stati
Uniti scongiurato in extremis.
Fatti
che dimostrano, ancora una volta, come sia urgente definire una proposta
all'altezza delle nuove sfide, per invertire una deriva preoccupante e
pericolosa.
Contro
il razzismo e la violenza, per società aperte e multiculturali; contro il
mercato senza regole, per un'economia che valorizzi la crescita reale,
l'ambiente, il lavoro.
Mi
vengono in mente le parole di Benedetto XVI, scritte nell'enciclica Caritas in
Veritate:
"Non
è la ricchezza che produce ricchezza, ma il lavoro".
Ecco,
io credo che si debba ripartire da lì.
Deve
essere questa la priorità assoluta della Politica
a tutti i livelli, per arginare gli effetti drammatici di una crisi senza
precedenti. E questo vale soprattutto in Sicilia, dove il tasso di
disoccupazione o, peggio, di inoccupazione è tra i più alti del Paese, e dove
continua a crescere il numero delle famiglie sotto la soglia di povertà.
E'
con quest'urgenza, che avverto come pressante e per la quale va spesa ogni
possibile energia e risorsa, che vi saluto per la pausa estiva, augurandovi di
trascorrere questi giorni serenamente ed insieme ai vostri cari.
Arrivederci
a settembre.
Elio Galvagno