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venerdì 5 agosto 2011

PER LE CODE ALLE POSTO IL PD SCRIVE AL PREFETTO

Lettera aperta del Pd al prefetto di Enna per le lunghe file alle poste

PIETRAPERZIA. Il direttivo del Partito Democratico si rivolge al prefetto di Enna, Sua Eccellenza Giuliana Perrotta per le lungo file all’ufficio postale e per lo stato di malessere che stanno subendo i cittadini pietrini, come sempre maltrattati nei loro diritti elementari. Nella epistola Pd il segretario Giovanni Barrile scrive:
“A nome del circolo di Pietraperzia del Partito Democratico e del suo gruppo dirigente, mi rivolgo a Vostra Eccellenza per esprimere tutto il disappunto e la rabbia dei nostri concittadini che sono costretti a recarsi presso l’ufficio locale delle Poste e  devono sottoporsi ad ore di attesa, a file interminabili e tutto ciò perché l’ufficio provinciale delle Poste ha deciso che a Pietraperzia nel periodo di luglio/Agosto sono sufficienti due soli sportellisti a fronte dei tre/quattro degli altri periodi!”.
“Giorno 29 luglio scorso abbiamo organizzato una raccolta di firme – continua il documento -  per sollecitare la soluzione di questo problema, e in meno di un’ora abbiamo ricevuto più di 200 adesioni; questo vuol dire che la gente è esasperata della situazione che si è ulteriormente aggravata dall’inizio di agosto con il pagamento delle pensioni. Mi corre l’obbligo di ringraziare il direttore Liborio Nicoletta  e gli impiegati che con spirito di sacrificio, e senza ulteriore retribuzione, allungano l’orario di lavoro dalle 13,30 alle 15/15,30: prima o poi la calma e la pazienza degli utenti in attesa potrebbe portare a litigi o anche a disgustose risse”.
“Per evitare ciò – conclude Giovanni Barrile - mi rivolgo a V.E. chiedendo un intervento presso il direttore provinciale delle poste per ridare dignità e serenità alla cittadinanza pietrina.     Conoscendo quanto le stanno a cuore i diritti dei cittadini e consapevole della Vostra autorità ringrazio e mi pregio dell’onore di invitare Vostra Eccellenza a Pietraperzia per godere delle bellezze del paese e della cordialità dei suoi abitanti”.
Don Pino Carà